E Davide sconfisse Golia

E Davide sconfisse Golia

Davide contro Golia, la storia del gigante dei Filistei che viene sconfitto dal pastorello del popolo d’Israele. Con il tempo, nel mondo del calcio, questa parabola biblica è diventata la metafora di quello che in Inghilterra viene chiamato il “Giant Killing”, la caduta di una grande squadra per mano di avversari sulla carta senza speranze. Come accadde alla "Favorita" di Palermo esattamente ventitré anni fa.

 

30 agosto 1995, secondo turno eliminatorio di Coppa Italia.

Bucci; Benarrivo, Minotti, Mussi, Sensini; D.Baggio, Brambilla, Crippa; Brolin, Stoichkov, Zola: ecco Golia. Il Parma di Nevio Scala, figlio dell’impero Parmalat dei Tanzi, fresco vincitore della Coppa Uefa nella finale tutta italiana contro la Juventus e che iniziava al calcio mondiale due giovanotti come Gigi Buffon e Pippo Inzaghi. Ma soprattutto di Hristo Stoichkov, pallone d’oro in carica, il “kamata”, ovvero il pugnale, del gigante.

A sfidare la corazzata gialloblù si presenta Davide: Berti; Galeoto, Caterino, Ferrara, Biffi; Iachini, Pisciotta, Di Già, Giacomo Tedesco; Rizzolo, Vasari. Il Palermo di Ignazio Arcoleo, squadra di cadetteria dall’animo decisamente bucolico come il pastorello del popolo d’Israele, fatta senza spendere una lira e attingendo dalla Primavera quelli che, dopo quella partita, sarebbero diventati i “picciotti” rosanero.

 

Bastò un sasso in fronte per far cadere al suolo il gigante Golia. Quel giorno di fine estate la pietra che stese il Parma dei campioni fu il sinistro potente, sul primo palo, di Giovanni Caterino, al minuto 8 del primo tempo. La squadra di Scala fu in balia, dall'inizio alla fine, del gioco dei ragazzini di Arcoleo e fu completamente incapace di rialzarsi e di far valere la propria forza. Nel secondo tempo la doppietta di Tanino Vasari diventa la spada con la quale Davide uccide Golia, sancendo il 3-0 finale. Così come il giovane pastorello venne portato in trionfo per tutta Gerusalemme, la stampa italiana, accorsa in massa per vedere lo spettacolo del Parma di Stoichkov, iniziò a riportare le gesta dei “picciotti” che avevano umiliato l’invincibile gigante.

 

In fondo ci sarà un motivo se il tifoso medio rimane sempre affascinato da storie di piccole squadre della quarta divisione inglese che sconfiggono in FA Cup le big di Premier, o dell’Islanda che incanta agli Europei o del Leicester che da neopromosso diventa campione d’Inghilterra. Chi ama il calcio, con storie come queste, può davvero credere che il coraggio e l’intelligenza possono vincere in un mondo dominato dalla legge del più forte. Il mondo ha bisogno di credere che Davide può sconfiggere Golia.