GDS - Palermo, 5-6 rinforzi per l'assalto alla Serie B

Dopo la conferenza stampa di fine stagione del presidente Mirri e il "rompete le righe" in casa Palermo è tempo di programmare la prossima stagione. 

Il primo nodo da sciogliere ovvero la scelta dell'allenatore sembra ormai cosa fatta, con Giacomo Filippi che come riporta il Giornale di Sicilia incontrerà fra oggi e domani la dirigenza rosanero per mettere nero su bianco la sua permanenza in panchina. Con la conferma dell'allenatore spazio al mercato: per il tecnico di Partinico e per la dirigenza, stando a quanto dichiarato dal presidente Mirri in conferenza, basteranno cinque-sei innesti per poter rendere la rosa attuale competitiva per la promozione in Serie B. 

La compagine rosanero, che ha visto terminare i prestiti di Corrado, Palazzi, Fallani e Rauti, deve valutare i contratti in scadenza di Martin e Santana e una serie di giocatori che potrebbero finire nella lista dei partenti fra chi ha avuto poco spazio e ingaggi particolarmente onerosi.

In porta Pelagotti è intoccabile e sarà ancora lui a difendere la porta del Palermo mentre come secondo, con la fine del prestito di Fallani, si dovrà intervenire sul mercato o valutare l'ipotesi di una "promozione" del giovane Faraone. In difesa bisognerà sicuramente intervenire per almeno un centrale visto l'addio di Palazzi e la possibile partenza di Marconi, mentre Accardi sarà la garanzia per il ruolo così come Valente e Almici letteralmente intoccabili sugli esterni. Da valutare la situazione di Crivello, poco utilizzato da Filippi nel finale di stagione e in possesso di un contratto lungo e particolarmente oneroso.

A centrocampo serviranno almeno due innesti e, in ottica di una possibile "spending review", il sacrificato potrebbe essere Luperini per via del suo ingaggio importante mentre è quasi certo l'addio di Martin, intoccabile invece De Rose. In attacco ci sarà la vera e propria rivoluzione: Lucca, viste le richieste importanti dalla Serie A soprattutto del Genoa, è destinato a partire per far respirare le casse societarie così come Saraniti sembrerebbe destinato a lasciare il capoluogo siciliano.