Un Palermo a due facce crolla contro la Juve Stabia
Dopo l’entusiasmante successo del “Massimino” contro il Catania il Palermo crolla al Barbera.
Una partita assurda e pazzesca quella contro la Juve Stabia che nelle poche occasioni avute nella ripresa trafigge ripetutamente i rosa in un match ricco di gol.
Mister Filippi conferma il modulo con la difesa a tre visto a Catania con Peretti in difesa insieme a Palazzi e Accardi, Almici torna titolare sulla corsia di destra e doppio trequartista Silipo-Floriano dietro l’unica punta Lucca. Il Palermo visto nei primi venticinque minuti di gara è una macchina schiacciasassi inarrestabile: pressing frenetico, furore agonistico alle stelle e subito in vantaggio dopo cinque minuti con Luperini, bravo ad approfittare di una difesa ospite frastornata e in balia della furia rosanero. Proprio nel momento migliore dei rosa le Vespe, a sorpresa, trovano il gol con un tiro dalla distanza di Berardocco sul quale Pelagotti non è sembrato irresistibile e la prima frazione finisce in parità quando il Palermo poteva benissimo fare almeno altri due gol.
Dopo l’ottimo primo tempo la compagine di Filippi crolla. La Juve Stabia trova il gol del vantaggio con Fantacci dopo soli due minuti dal calcio d’inizio e il Palermo va completamente in bambola, con gli ospiti che si sistemano tatticamente e ripartono in contropiede risultando letali. Per le Vespe sale in cattedra Marotta che, con una doppietta, porta i suoi sul clamoroso risultato di 4-1 che ammazza letteralmente il match e le velleità dei rosa di recuperare il risultato. A nulla vale il secondo gol di Luperini che rende il passivo meno pesante ma non cancella l’onta di una partita letteralmente da dimenticare e chiusa con un rosso a Lucca a dir poco inspiegabile.
Il Palermo non riesce proprio a trovare continuità. L’intensità mostrata dai ragazzi di Filippi nella prima parte di gara è sembrata a tratti impressonante, sciorinando bel gioco e mostrando una cattiveria agonistica davvero eccezionale. Rimangono, tuttavia, i soliti problemi di gestione del risultato e sono bastati un paio di episodi a sfavore e degli errori arbitrali a tratti evidenti per subire un crollo verticale inspiegabile e per certi versi assurdo. Per i rosa, purtroppo, ogni qual volta si presenta l’occasione per fare il salto di qualità arriva la batosta che riporta a galla tutti i limiti della compagine rosanero che rimane nel limbo del decimo posto e fallisce per l’ennesima volta l’aggancio alle zone alte della classifica.