Palermo-Carrarese 1-1, le pagelle: pioggia di insufficienze, bene Lund e Le Douaron

Termina come peggio non poteva la regular season di Serie B per il Palermo. Prestazione amorfa, appesantita, caotica, un pareggio beffardo che non solo impedisce ai rosa il sorpasso sul Catanzaro, ma comporta anche lo scivolamento all'ottavo posto, in virtù del successo nel finale del Cesena a Modena. I giocatori di Dionisi avrebbero dovuto trasmettere un segnale di ripresa deciso alla piazza e magari anche alle altre pretendenti alla promozione nella griglia Playoff, invece fanno incetta di insufficienze, mostrando numerose carenze fondamentali sul piano tecnico e caratteriale, confermando le tante criticità che hanno accompagnato la squadra fin da agosto. Con questo tipo di atteggiamento, remissivo e intimidito, è probabile che il percorso del Palermo negli spareggi promozione risulti finito prima ancora di cominciarlo.
Ecco le nostre pagelle:
AUDERO 6: Probabilmente non si sarebbe aspettato di affrontare una partita con un alto tasso di apprensione fin dalle battute iniziali. Il Palermo approccia alla gara con spirito sommesso, e lui deve impegnarsi dopo una manciata di minuti per impedire a Cherubini di sbloccare, complice un primo pasticcio di Diakité. Amministra l'area di rigore con fermezza, ma la difesa non lo supporta e sulla parabola di uno Shpendi indisturbato non può nulla.
DIAKITÉ 4.5: Taglia il nastro inaugurale della sua serata con un disimpegno agghiacciante che mette Cherubini in condizione di rendersi pericoloso. Cerca di essere il più ordinato possibile, ma i limiti tecnici sono noti, e si traducono in varie sbavature, in entrambe le fasi, pur con un atteggiamento incoraggiante. Sfiora il gol con un guizzo un po' casuale che, come l'anno scorso, gli stava permettendo di chiudere la regular season nel tabellino dei marcatori.
BANIYA 4: Senza Magnani a dettargli i tempi appare totalmente spaesato. Soffre dannatamente la rapidità e il dinamismo degli avversari; Cherubini rischia costantemente di sfuggirgli, e anche Shpendi non lo lascia sereno. Non ha la personalità nè la qualità per gestire il reparto in una zona delicata come quella centrale.
NIKOLAOU 4: La sua partita dura un tempo, basta e avanza. Giallo insensato rimediato dopo un quarto d'oro per una gomitata fuori da ogni logica su Torregrossa, che sarebbe potuta costargli ancora più caro (salterà comunque il Primo Turno Playoff perché diffidato). Difensore insicuro, disattento, impreciso, che cerca di far valere il suo discreto bagaglio tecnico in fase di possesso, ma risulta sempre in ritardo di più di un tempo
DI MARIANO 4.5: Copione fin troppo simile a tantissime altre sue prove inconsistenti collezionate in questi tre anni. Si batte con tutta l'energia che ha in corpo, ma non riesce a combinare il sacrificio a una qualità tecnica anche solo sufficiente. È sempre attivo nella partecipazione alla manovra, il problema sorge quando si ritrova a dover concretizzare, e tra cross fuori misura e tiri sbilenchi non riesce a lasciare il segno.
SEGRE 5: Problematica già riscontrata innumerevoli volte in questa stagione per il Dottore, quella di non riuscire a emergere se lasciato ad annaspare in mediana. Compone una duo abulico e disequilibrato con Ranocchia, vagando alla ricerca di un pallone che toccherà pochissime volte senza mettersi in mostra. Nessuno sgroppata delle sue, nessun contributo nel creare densità in area di rigore nel finale. Spento
RANOCCHIA 4.5: Impalpabile, inconcludente, inconsistente. Sembra quasi una piuma per il modo in cui si muove in campo, e questo in una partita da assaltare con foga non è che sia molto proficuo. Prestazione emblema di una stagione anonima, dove risulta un prolifico assistman principalmente per la sua abilità nei piazzati, e venendo meno anche quella resta poco altro. Dovrebbe essere il trascinatore tecnico della squadra, invece imposta il rallentatore, si nasconde proprio quando dovrebbe afferrare le redini della manovra in una zona cruciale del campo.
LUND 6: Il più positivo del primo tempo, quantomeno dà forte dimostrazione di essere presente mentalmente e fisicamente, e gli sporadici lampi offensivi del Palermo lo vedono sempre coinvolto. Dal lancio ben calibrato che manda in porta Brunori, al traversone teso verso Pohjanpalo fino all'opportunità di battere a rete, sventata da Fiorillo. Esce nella ripresa, e può essere soddisfatto del suo atteggiamento
INSIGNE 5.5: Rientra da titolare dopo un 2025 caratterizzato da un minutaggio irrisorio, eppure si mostra ben applicato, soprattutto nella seconda metà del primo tempo, dopo aver carburato. Traversone interessante da esterno a esterno per la conclusione di Lund, buona iniziativa in incursione rapida per poi servire Brunori che spreca. Nulla di eclatante, ma lo si apprezza per lo spirito con cui ha affrontato una prova dal primo minuto dopo tanto tempo. Esce all'intervallo.
BRUNORI 4.5: Non è serata per il Capitano, e lo si nota dal fatto che pasticcia palloni e occasioni che solitamente gestisce a occhi chiusi. Qualche errore in fase di possesso non da lui, perde più tempi di gioco del solito, poi l'apice arriva quando viene lanciato da Lund a tu per tu con Fiorillo, e dopo un primo controllo perde contatto con la sfera mancando una rete che andava solo formalizzata. Successivamente maltratta un bel suggerimento di Insigne che poteva essere sfruttato meglio. Le giornate storte capitano a tutti, lo si apprezza comunque per il suo costante senso di dedizione alla causa, che lo porta a mettersi sempre al servizio della squadra, tentando comunque di rendersi utile.
POHJANPALO 5: Prosegue il periodo di appannamento in zona gol del finlandese, che comunque resta una presenza imponente nell'attacco rosanero. Come di consueto lavora di sponda con intelligenza e qualità, ma ultimamente sembra meno brillante anche nei movimenti e nei duelli. Nel finale va a centimetri dalla gloria, con una poderosa schiacciata di testa che non si sa come Fiorillo riesce a impedire che finisca in fondo alla rete.
SUBENTRATI:
CECCARONI 6: Tra i migliori della stagione, e per distacco. La sua assenza ha pesato, perché se in fase difensiva trasmette comunque una sicurezza nettamente maggiore di Nikolaou, è in proiezione offensiva che fa la differenza. Un tempo, il secondo, trascorso regolarmente nella trequarti avversaria, dialogando finemente con Di Francesco e cercando sempre uno spunto. Recupero prezioso.
LE DOUARON 6+: In mezzo a un mucchio di compagni spaesati e impauriti, mette in campo un carattere grintoso, grazie al quale sfoggia una prova intraprendente, fatta di movimenti ragionati e puliti. Battaglia coi difensori, si procura punizioni interessanti, e viene premiato nel finale con una rete sporca, ma intrisa di determinazione. Il suo sesto sigillo stagionale. Un giocatore non sempre decifrabile, ma che più di tutti merita di essere riosservato in un altro contesto tattico.
DI FRANCESCO 5.5: Per questo Palermo la sua presenza è quasi essenziale, per verticalità, imprevedibilità e rapidità di esecuzione. Purtroppo però viene penalizzato dalla scarsa efficacia delle sue giocate fondamentali, spesso imperfette e poco memorabili
PIEROZZI S.V:
VERRE S.V.