Ballardini, pericolo di raffiche da Est

Nella scorsa stagione problemi per le interferenze di Zamparini e procuratori. Il tecnico ha bisogno di autonomia.

Ballardini, pericolo di raffiche da Est

 

La folata più forte fu prodotta da Mijatovic, ex stella del Real Madrid atterrata al Barbera con gruppo di consulenti che avrebbe dovuto cambiare l’universo rosanero. Dopo un mese il vento dell’Est finì in una bolla di sapone. Dentro la bolla, però, c’erano giocatori che non sono evaporati . Tranne Djurdjevic, i cui unici momenti di gloria sono legati a spot irrealistici di Zamparini, gli altri sono stati riconfermati: Posavec in porta, Struna in difesa, Jajalo e Chochev a centrocampo, Trajkovski e Balogh in attaco, ai quali si aggiunge il nuovo arrivato Nestorovski.
Struna e Chochev sono stati i più deludenti tanto che nel prodigioso sprint che portò alla salvezza persero il posto in squadra. Jajalo e Trajkovski non sono stati disastrosi, ma non si può dire che abbiano convinto in pieno. Balogh è stato cinque mesi a fare da soprammobile, Posavec ha giocato una partita ed è stata sufficiente per prenotare la maglia di titolare. Poi, ci sono Andelkovic e Thiago Cionek sui quali nessuno ha avuto da ridire.
Si ricomincia con loro, con il vento dell’Est. Sperando che stavolta non ci siano raffiche che impongano all’allenatore di metterli in campo. Uno dei grandi problemi dell’ultimo campionato fu proprio questo. Bisogna far giocare i buoni giocatori, etichetta che si conquista in campo.