Palermo, i «nuovi» non bastano: l'Ascoli espugna il Barbera

Cade, dopo trentuno gare utili consecutive, l’imbattibilità del Palermo al “Renzo Barbera”. La compagine rosanero, infatti, rimedia la sua prima sconfitta stagionale contro l’Ascoli di Bucchi che riesce ad espugnare il “fortino” di viale del Fante.
Come preannunciato dallo stesso Corini in conferenza stampa nessuno stravolgimento di formazione, con i nuovi arrivati tutti in panchina e in campo la quasi totalità dell’undici sceso in campo contro il Bari. L’unica variazione è l’inserimento, al centro della difesa, di Lancini in sostituzione dello squalificato Marconi.
La gara, come preventivabile alla vigilia, è aperta e vibrante con entrambe le squadre a giocarsela a viso aperto. In campo, per tutto l’inizio di match, regna grande equilibrio con il Palermo che prova a rendersi pericoloso soprattutto con la dinamicità dei due esterni d’attacco e l’Ascoli, molto ben messo in campo, che pressa con grande insistenza e cerca la ripartenza veloce sfruttando la rapidità del suo trio d’attacco.
Soltanto un episodio può sbloccare il match e questo arriva al minuto ventisette: Nedelcearu “buca” l’intervento su un cross basso proveniente dalla destra, Pigliacelli viene sorpreso dal pallone sbucato all’improvviso e lo toglie dalla linea mandandolo però verso Gondo che a porta vuota realizza la rete del vantaggio ospite.
Dieci minuti dopo il Palermo ripristina l’equilibrio con il solito Brunori, bravo a ribattere in rete nell’area piccola l’assist di sponda di Nedelcearu su corner di Valente. I rosa, dopo il gol del pari, pressano per trovare il vantaggio ma vengono puniti, in pieno recupero, ancora da Gondo che imbeccato da Caligara sfugge alla retroguardia rosanero e batte Pigliacelli fuori dai pali con uno splendilo pallonetto dal limite.
Inizia la ripresa e il Palermo, nel tentativo di riacciuffare il match, subisce la doccia gelata: Al 52’ ancora Gondo, in contropiede, “uccella” Lancini e si invola verso la porta, disorienta Nedelcearu e conclude a incrociare battendo ancora Pigliacelli. Sotto di tre gol arriva la rivoluzione di Corini: dentro tutti i nuovi arrivi ovvero Segre, St/
- /ac, Di Mariano e Bettellanel tentativo di riaprire una partita che sembra compromessa.
Proprio due dei neo-entrati, dopo pochi minuti dal loro ingresso in campo, confezionano il gol che, al 63’, accorcia le distanze e riporta il Palermo in partita: cross dalla sinistra di St/
- /ac, Segre si inserisce da fuori area e da solo impatta di testa battendo Leali e facendo esplodere il Barbera. Con i cambi effettuati da Corini i rosa si trasformano e inizia un vero e proprio assedio, mettendo in seria difficoltà un Ascoli fino a quel momento ottimo s/
- / piano tattico e della disposizione in campo.
I rosa pressano ma la compagine ospite, con le unghia e con i denti, riesce a resistere agli attacchi rosanero che rimangono, nel finale, in dieci uomini per l’esp/
- /sione di Valente per doppia ammonizione e non riescono a completare la clamorosa rimonta.
In una gara pazza e divertente il Palermo paga le grosse sviste difensive e contro l’Ascoli perde l’imbattibilità casalinga trafitto da uno scatenato Gondo. I segnali positivi del match sono tutti da riscontrare dall’impatto dei nuovi arrivati, determinanti nel dare la scossa e qualità in campo portando il Palermo a sognare una rimonta che sarebbe stata incredibile.