Chi si rivede! Baccaglini a FP: l'intervista

Chi si rivede! Baccaglini a FP: l'intervista

Impossibile dimenticare quei giorni. 
Forse meglio dire quella fase.
Le trattative, i misteri, le nomine frettolose, i patti di riservatezza. In due parole i Non Closing che hanno caratterizzato la decadenza dell’era Zamparini a Palermo.
Era il 6 marzo 2017 quando arrivò, improvvisa, inaspettata, la notizia: Paul Baccaglini è il nuovo presidente del Palermo.

 

“Paul - si leggeva nel comunicato sul sito ufficiale rosanero - ha conosciuto Zamparini l'anno scorso in occasione della trattativa con Cascio. Paul ed il suo fondo hanno manifestato, dopo la rinuncia di Cascio, interesse per la acquisizione del Palermo Calcio e la realizzazione degli impianti sportivi". "Le ambizioni di Paul Baccaglini sono quelle di portare il Palermo in Europa e Champions League. Intanto costruirà lo stadio e il centro sportivo, che oggi è fondamentale", diceva l’ex patron Zamparini. L’esito lo ricordiamo tutti. 

 

A distanza di tre anni e mezzo, riecco Baccaglini
Lo ha incontrato il nostro editore, Angelo Casa, in viaggio per lavoro, a Milano.
“Presidente!”. Baccaglini non si sente chiamato in causa. Di nuovo. “Presidente!”. Niente. “Presidente Baccaglini!”. Si volta. 
Prima due chiacchiere tra un tifosissimo del Palermo e colui che poteva dare futuro a quella società gloriosa che oggi non esiste più. 
Poi la proposta: dopo tanto silenzio, perché non realizzare un’intervista?
Baccaglini ci pensa su qualche istante. Tentenna, poi si convince.

 

“Ciao Manuel, buonasera”. Il nostro editore gli passa lo smartphone e avvia una nota vocale indirizzata alla nostra redazione. “Parti dal presupposto che da quando mi sono dimesso non ho rilasciato un’intervista. Allora facciamo che questa non è un’intervista, ma un incontro fortunato a Milano, e va bene così”. Quasi sette minuti che potete ascoltare nel player in alto, all’inizio di questo articolo. E tanto altro che l’ex presidente rosanero non ha voluto dire, ma che ha lasciato intendere. Soprattutto perché il Palermo gli è rimasto nel cuore. E sul petto. Tanto che, ridendo, ci ha raccontato che uno studio di tatuatori di Catania si era offerto di cancellare il famoso tatuaggio che, dopo la nomina a presidente, aveva occupato uno dei pochi spazi rimasti liberi sul suo corpo: ha risposto No, grazie. 

 

E certo, una risposta non l’ha potuta dare, ma “punto” da Angelo - che deve avere, in fondo, un animo da giornalista - in merito alle quote di Tony Di Piazza in vendita, Baccaglini non ha glissato. 
Il tatuaggio è rimasto, la voglia di investire nel calcio italiano pure. E in futuro, chissà.