Mirri-Di Piazza crisi insanabile, ma la resa dei conti è rinviata
Ieri è stato definito il futuro del Palermo, o quasi.
L’assemblea dei soci, in cui erano presenti Dario e Daniele Mirri, Rinaldo Sagramola, i rappresentati di Amici rosanero e Tony Di Piazza in collegamento da New York, ha visto le parti rimanere sulle proprie posizioni.
Il presidente Dario Mirri,- riporta l’edizione odierna de la Repubblica- ha confermato «la sua fiducia nei confronti dell’amministratore delegato Sagramola. Chi sperava che potesse essere il momento giusto per chiarire probabilmente rimarrà deluso. L’assemblea dei soci del Palermo che è andata in scena ieri pomeriggio nello studio legale Mazzarella in pieno centro città si è chiusa senza vincitori né vinti -scrive il quotidiano. Da una parte la famiglia Mirri che, oltre ad avere la maggioranza delle azioni del club, fa leva sulle carte firmate in sede di costituzione della società e relative attribuzioni delle deleghe all’amministratore, per l’appunto delegato, Rinaldo Sagramola; dall’altra Tony Di Piazza, azionista di minoranza sia pure con il quaranta per cento delle azioni, che pur avendo sottoscritto ogni passaggio dello statuto societario un anno fa, oggi rivendica un ruolo che non era stato concordato in sede di fondazione del nuovo Palermo».
All’assemblea hanno partecipato anche il rappresentati dell’azionariato diffuso e si è parlato anche della nuova denominazione. Al termine della riunione, nessuno dei partecipanti ha commentato. Oggi è prevista una conferenza stampa.