Le parole da leader di Ballardini

Giuseppe Cammalleri

Le parole da leader di Ballardini

Ho particolarmente apprezzato le dichiarazioni con le quali Ballardini si è interfacciato alla realtà palermitana. Ha saputo strizzare l’occhio alla squadra ed alla città. Il tecnico ravennate ha dimostrato schiettezza ed umiltà denotando, tuttavia, personalità. Ha riconosciuto di aver commesso, anni fa, l’errore di aver lasciato la guida dei rosanero, convinto di poter fare il salto di qualità alla Lazio, ma di aver, comunque, mantenuto negli anni un forte legame da ”turista” con la città ed i suoi abitanti. E’ entrato in punta di piedi nel rapporto con la squadra, spendendo belle parole nei confronti del gruppo, cercando la collaborazione del “saggio” capitano Sorrentino e coccolando a più riprese il gioiello Vazquez, l’uomo che ha risentito maggiormente dell’addio di Iachini, che dai margini lo ha portato ad essere una delle stelle del nostro calcio. Ammirevole, poi, è stato non aver eluso la domanda proprio sul suo predecessore. Non ha tergiversato, elogiando il lavoro svolto dal marchigiano, parlandone con serenità per non creare una frattura con la squadra, ancora umanamente molto legata al vecchio allenatore.
Ballardini, quindi, sta sapientemente vestendo i panni dello psicologo, trasmettendo serenità e, con essa, entusiasmo, ingredienti fondamentali per dare la scossa ad una squadra apparsa troppe volte “imbambolata” nelle prime frazioni di gioco.
A Roma il nuovo tecnico proporrà un modo diverso di giocare, per cercare di migliorare la qualità del gioco ma è auspicabile, in primo luogo, aspettarsi carattere e determinazione da parte di tutti. I frutti della nuova gestione saranno a quel punto consequenziali. Il clima instaurato in questi giorni e l’approccio pacato ed, allo stesso tempo, autorevole di Ballardini non possono che aiutare la rinascita rosanero.