«Rapito dai colori rosanero». La nuova dimensione di Giammarva
La lettera del presidente Giammarva: l'appello ai tifosi di ritrovare la passione e gli auguri di Natale
Mai dire mai. Inizia così la lettera del presidente Giammarva al sito ufficiale del Palermo; un pensiero che il professionista ha voluto mettere sotto l'albero dei tifosi palermitani, col grande auspicio di uscire da una situazione non bella; un atto di amore per un uomo che ha accettato un ruolo per dovere ma che si è ritrovato ad appassionarsi, ad amare, a tifare:
«Mai avrei pensato di potermi emozionare per un gol, una traversa o una parata - prosegue Giammarva. Eppure è così: fino ad un paio di mesi fa ero indifferente al mondo del calcio; oggi mi sento totalmente rapito dai colori rosanero. Ho aderito alla richiesta di far parte della Società credendo di poter dare esclusivamente un contributo professionale, limitato alle mie conoscenze di organizzazione e gestione aziendale. Ho compreso subito, però, che avrei potuto fare ben poco senza trasferire l'amore verso questa squadra, lo stesso amore che quotidianamente mi viene consegnato per strada, al bar ed in ogni momento di vita sociale.
Un amore avvolgente, percepibile e palpabile in ogni angolo della nostra Città. E così, da semplice professionista, mi ritrovo in questa nuova dimensione di cittadino palermitano e mi domando come ho fatto finora a coltivare il senso di appartenenza alla mia terra lontano da ciò che la rappresenta, ovvero l'amore per la nostra squadra. I giorni della settimana sono intervalli di tempo che mi separano dalla prossima partita, dal poter vivere in 90 minuti le emozioni collettive di una Città.
Questo è il Palermo, questa è la Città che riesce ad essere estrema in tutte le sue reazioni, oscillando tra amore travolgente e disinteresse totale. Tutto ciò è accaduto rapidamente ed inconsapevolmente. Se oggi mi si chiedesse perché ho accettato la presidenza del Palermo risponderei in modo diverso, risponderei perchè da cittadino non avrei potuto fare diversamente! Questa Città ha un legame assoluto con la squadra, un rapporto centenario d'amore celebrato in uno stadio che ha pianto lacrime di gioia e di dolore.
Ho sentito la necessità di scrivere soprattutto in questo momento in cui il destino della Società, quello della Città, si sdoppia in modo entusiasmante sul prato verde e tristemente nelle aule di Giustizia. La difesa dei nostri colori è un obbligo perchè coincide con la difesa di oltre 100 anni di storia e di emozioni, perchè la Città di Palermo senza la sua squadra rimarrebbe priva della sua stessa anima cioè quella delle persone che la abitano». E poi l'appello «Dobbiamo ritrovare quest'anima, questa passione dormiente, tradita ma solo sopita, pronta ad esplodere come solo noi palermitani siamo in grado di viverla. Aiutatemi in questo compito. Stringiamoci uniti intorno ai nostri colori unici, speciali ed inimitabili, come il cuore li ha coltivati in tutti questi anni.
Auguri di un sereno Natale e di un nuovo anno pieno di successi e di felicità per tutta la nostra Città e per il popolo rosanero, custode di quel patrimonio di passione ed emozioni che si tramandano nel tempo. Giovanni, un tifoso»