Il fascino perduto della Nazionale
"Ma l'Italia quando gioca?". "Ah, e contro chi?". Ammettiamolo: tutti almeno una volta negli ultimi tempi ci siamo ridotti a domande di questo tipo. Tutti: tifosi del Palermo, dell'Inter, della Juve, del Milan, della Roma, giornalisti, sportivi, "addetti ai lavori" (espressione bellissima che non capirò mai a pieno nel suo significato ma che, caproneggiando, riporto). La Nazionale?
Ma chissenefrega. "Proprio domani devono giocare, domani che in tv danno la maratona dei film di Fantozzi e che ritorna Chi l'ha visto?". Più o meno il tenore delle considerazioni medie, é questo.
Conte o non Conte, Pirlo o non Pirlo, dell'azzurro, ormai, non importa granché. Lo dicono i dati Auditel, davanti ai canali Rai ci sono sempre meno persone. Lo confermano le statistiche delle presenze negli stadi in cui si disputano le partite degli azzurri: il trend é in netta discesa.
Anzi, la Nazionale fa anche antipatia, diciamo pure che é malvista. Sfido a trovare qualcuno che veda di buon grado la pausa di due settimane per gli impegni internazionali dopo solo due giornate di campionato. Neanche il
tempo di gustare il piatto forte che tanto aspettavamo, che il cameriere ce l'ha sottratto dal tavolo. Proponendoci un brodino caldo depurante e rilassante.
Sarà forse la mancanza di stelle sul campo, gli scarsi risultati ottenuti negli ultimi anni, la divisione campanilistica del tifo italiano ma l'egida del tricolore non basta per fare dell'Italia il club per cui tutti gli italiani fanno il tifo. Il frazionamento fra rossoneri, nerazzurri ecc. resta e resterà. Quindi, continueremo a chiederci a poche
ore dal calcio d'inizio quando è contro chi giocheranno gli azzurri mentre sapremo a menadito il calendario della nostra squadra del cuore. Salvo poi, ogni due anni, nelle estati pari, esser pronti a sbandierare il tricolore. Tutti tifosi per Mondiali ed Europei. Poi però, basta. Perché
c'è la maratona dei film di Fantozzi o Chi l'ha visto?