Iachini ha trasformato pure Morganella
Claudio Mosca
Dicevano che era cambiato: se non lo licenzia dopo 4 sconfitte consecutive non lo licenzia più. Ironia della sorte l’ha fatto dopo una vittoria, come se in una gara di cucina il premio fosse lavare i piatti. Già mi manchi Beppe. Ti ricorderemo per i tuoi record e per aver trasformato Morganella da icona post-punk a calciatore vero. Non ci mancavano per niente i colpi di testa di Zamparini. Era preoccupato per il gioco, dice.
Purtroppo non lo era la scorsa estate, quando ha venduto i pezzi migliori e li ha sostituiti male: come pretendere di fare un ricevimento di nozze extralusso con un pacco di salatini e due bottiglie di Tavernello.
E via con i soliti titoli di giornale che, ormai, vengono preparati come “coccodrilli” in tutte le redazioni: “Zamparini ne esonera un altro”; “Gallery: tutti gli esonerati da Zamparini”; “Palermo, esonerato Ballardini”. No, per questo è presto ma col presidente che abbiamo non si sa mai.
Ogni volta mi sento lo zimbello della Serie A. Sui social tutti pro-Iachini, anche i giocatori: questa mossa non è piaciuta ma a Zamparini di ciò che pensa la piazza sembra non freghi molto, la guarda da lontano. Non resta mai a Palermo per più di mezza giornata, nemmeno per presentare il suo ennesimo allenatore dopo che ha scoperto come si usa Skype. Si diverte, però, a rilasciare cento interviste al giorno per prezzare i suoi giocatori migliori, dicendo che sono virtualmente venduti.
E il progetto tecnico? Venduto anche quello. Gli saremo sempre grati per averci fatto rinascere delle ceneri ma la riconoscenza non è illimitata. Sono passati più di10 anni.
Un grande rimpianto resta: avessimo speso in giocatori quanto abbiamo sprecato in allenatori sono sicuro che la canzoncina della Champions l’avremmo sentita suonare anche al Barbera.
Morganella, nuovo look (foto di Pasquale Ponente).
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