E il portiere avversario si riposò

Napoli-Palermo il giorno dopo...
1) Reina, portiere del Napoli, guadagna 40mila euro netti a partita. Ieri li ha “rubati”. S'è stancato niente, come uno che l'ha vista in tv seduto sul divano. Ingiustizie.
2) Non c'è stata partita, anche quando perdevamo 1-0 ad un quarto d'ora dalla fine. Napoli troppo forte, noi impreparati, rassegnati, stanchi e confusi. Se doveva essere un esame di maturità, possiamo dire che ci hanno bocciati ancor prima di entrare in classe.
3) La terza partita in dieci giorni ha mandato in tilt Maresca. Va detto, comunque, che lui e tutti gli altri facevano parte di un meccanismo guasto e, dunque, le colpe degli uni possono anche essere degli altri.
4) Iachini sarà molto arrabbiato. Pur considerando cento attenuanti, non può accettare una prestazione così scadente.
5) La quantità di palloni sbagliati nei passaggi apparentemente semplici è stata obiettivamente eccessiva e insopportabile soprattutto quando bisognava passare al compagno dieci metri più in là.
6) Quando si perde e si vede che il tecnico non può mettere in campo una punta (perché una punta non c'è) ci si ricorda del calciomercato con tanti soldi incassati e meno investiti.
7) Struna-Insigne (e poi Mertens) è stato un confronto in cui non c'è stato confronto.
8) Non siamo i primi e non saremo gli ultimi: il Napoli (che ha giocato in scioltezza) ha segnato sessanta reti nelle ultime ventitrè partite casalinghe di campionato. Non fa sconti.
9) Cinque punti di vantaggio sulla zona retrocessione. I conti, comunque, tornano, perché l'unico obiettivo (almeno per me) è la salvezza.
10) Note liete nella serata nera: a) L'esordio in A di Brugman. b) i pali che per una volta non ci hanno penalizzato (sono intervenuti in una partita persa ma li ringraziamo per il pensiero). c) la sconfitta consente a noi di forzapalermo.it di riproporre nel prossimo campionato, cambiando magari poche parole, l'articolo in cui si raccontava l'unica vittoria rosa a Napoli, nel 1951. Purtroppo resta tutto immutato.