Dionisi: "Nessun alibi e il modulo non si cambia. Dal mercato segnali importanti"

Alessio Dionisi, allenatore del Palermo, ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista della sfida di domenica 9 febbraio - stadio "Picco" ore 15 - contro lo Spezia.
ALIBI DOPO IL MERCATO
“Non ci sono mai stati alibi. E ho sempre parlato cercando di non dare alibi a nessuno, me per primo. Dal mercato arriva un segnale importante per tutti. I primi due posti non sono più un obiettivo, ma non ho mai parlato di alibi. Non si addice a me né a nessuno nel Palermo. Un cambio di passo? Ce lo aspettavamo anche prima. Non avrei firmato mai per questa classifica. Siamo tutti responsabili e io tra i maggiori in quanto allenatore. Non capisco la domanda o dove vuole arrivare.
A prescindere dai tre giocatori bravi, che alzeranno il livello, che sono importanti. Se fosse così semplice… si vince attraverso tante cose. Vanno messe dentro le partite. Cosa mi aspetto adesso? Che non ci si guardi indietro. Che si continui a lavorare per l’ambizione di tutti, che va trasferita in campo e i ragazzi cercano di farlo. La Società ci crede e ha dato un bel segnale, la piazza pure. E ci crediamo anche noi. Lo dobbiamo dimostrare”.
CAMBIO MODULO? 4-3-1-2?
“No, perché abbiamo intrapreso una strada. Ma mai dire mai, perché possono venire a mancare giocatori o averne in fiducia altri. Chi è arrivato è qui per dare continuità al percorso intrapreso. Poi abbiamo anche giocatori duttili e da loro posso pretendere qualcosa di diverso nell’occupazione degli spazi”.
COME FRENARE PIO ESPOSITO
“I due fratelli Esposito sono molto molto importanti, non gli unici. In casa lo Spezia ha il rendimento migliore di Giotto tutto il campionato e si appoggia molto al suo play. All’andata siamo stati bravi a limitarlo, impossibile marcarlo a uomo, perché si muove molto, ha un piede importante. Va limitato, sarebbe importante. Ma non passeremo a uomo”.
I NUOVI ACQUISTI
“Sono tre giocatori che alzano il livello, hanno qualità importanti. Magnani ha già giocato e ha fatto una buona partita. Gli altri due si sono allenati per tutta la settimana e giocheranno. Sapevo che sarebbero potuti arrivare. È una dimostrazione in più a tutti che questa Società ci crede. I risultati sono stati più bassi di quello che ci aspettavamo e volevamo. Se sono arrivati questi tre giocatori è proprio per provare ad invertire questo trend. Ma nessuno ha il posto garantito. Sono motivati e integrati e mi aspetto questo da loro sempre”.
AMBIENTAMENTO DEI NUOVI
“Sottolineò che sono arrivati allenati, stavano giocando. Audero un po’ di meno. Joel è arrivato, si è allenato e per le qualità che ha e che hanno è stato semplice inserirli. Il gruppo è sano e li aiuterà nell’inserimento. In partita ovviamente sarà diverso, ma hanno caratteristiche che ci completano”.
LO SPEZIA RISPETTO ALL’ANDATA E IL “MAL DI TRASFERTA”
“Ogni partita ha una sua storia. In trasferta abbiamo ottenuto meglio nelle ultime partite, tutte diverse tra loro. Mi voglio però concentrare sulla prossima. Perché lo Spezia diventa ancora più forte in casa. Non sarà come all’andata. Avevano creato anche loro, noi siamo stati molto bravi ma non sarà la stessa di domenica. Il loro cammino lo dice: su 11 in casa ne hanno vinte 8. Performano tantissimo, ma noi abbiamo le qualità per batterli. Non sarà semplice ma abbiamo le qualità “.
DUBBI DI FORMAZIONE, BLIN E DI FRANCESCO
“Federico può ricoprire più ruoli quindi sì, stiamo lavorando anche per fargli fare il quinto. È una sua qualità la duttilità, è tanta roba avere un giocatore così. Non è un quinto, ma è generoso e ha le qualità per ricoprire quel ruolo. Dubbi di formazione? Uno dietro, uno in mezzo e uno davanti.
Blin? Ci ho parlato prima della partita contro il Pisa. Il fatto che non ha ancora la condizione degli altri ha come conseguenza che se non gioca non troverà mai il minutaggio che serve. Si sta allenando bene con la squadra e lo considero al 100%. Contro il Pisa avrei voluto inserirlo ma la partita ha detto altro. Potrebbe essere una possibilità già contro lo Spezia”.
EQUILIBRI
"Quante squadre giocano in Serie A? Togli pochissime in Serie A quanti si gioca? Zero, in Serie B zero perché perché le cose sono un po' cambiate perché le caratteristiche dei giocatori fanno un'altra differenza, perché per giocare con questo sistema di gioco devi avere certe caratteristiche nella linea difensiva e certe caratteristiche nei centrocampisti che noi in alcuni abbiamo ma in altri non abbiamo e quindi non posso privarmi della possibilità di scegliere fra tutti i centrocampisti per per un sistema di gioco. Siamo stati costruiti con un altro sistema di gioco, poi ci siamo adattati ad altri sistema di gioco per cercare un equilibrio che, come dicevi tu, poi delle volte può pagare di più o di meno. Io credo che abbiamo raggiunto un certo equilibrio, poi se commentiamo degli errori, cioè nell'ultima nell'ultima partita sì, abbiamo preso due gol.
Non sarà così domenica perché lo Spezia ci impegnerà tantissimo, però se prendi due gol subendo zero tiri in porta oltre due gol, cioè vuol dire che hai concesso veramente poco niente. Poi dopo se parliamo sui numeri sui gol vogliamo parlare di questi gol. Uno è l'altro da rigore che non era un tiro in porta. Quindi bisogna anche analizzare, ok, i numeri, però non posso parlare di numeri e basta perché sennò insomma sarebbe un pochino ingeneroso verso la squadra. Quindi, cioè, sono allenatore che questo campionato l'ha fatto con sta un gioco che l'ha fatto tre volte e due volte la squadra con ha giocato con il sistema di gioco non cambiando mai sistema di gioco, quindi credo di conoscerlo abbastanza. Penso proprio di sì. Se in questo momento ancora abbiamo valutato che quel sistema di gioco non è con statistiche che abbiamo, ci sarà un perché poi dopo credo di averlo spiegato nello specifico ancor di più servono mezzali di corsa e noi ne abbiamo due di corsa, però abbiamo sei centrocampisti, eh, giocatori bravi tra le linee, quello sì, però abbiamo abbiamo tre esterni barra quattro, nei 4 gli esterni non sono contemplati, quindi cioè che facciamo? Dobbiamo stravolgere la squadra oppure riadattare troppi giocatori? Abbiamo già fatto dei cambiamenti, andiamo avanti così".
ERRORI INDIVIDUALI
“Non c’è così tanto tempo di allenare i fondamentali, però le qualità tecniche sono la prima cosa per poter giocare a calcio. Su quello possiamo migliorare, ma non è solo quello. A volte è la pressione, la gestione dei momenti. Se penso a certi errori non sono stati per mancanza di tecnica, ma magari frenesia, letture sbagliate. Dobbiamo giocare con più serenità, anche se non passa un messaggio bello vista la classifica. Ma dobbiamo avere più sicurezza, perché abbiamo qualità importanti. Dobbiamo avere la serenità per essere prestativi anche nel dettaglio”.
COME CAMBIA LA CLASSIFICA DOPO IL MERCATO E ANCORA LO SPEZIA
“I primi due posti non sono roba per noi adesso, ma non sono scritti. Lo Spezia si è rinforzato con Lapadula. Affronteremo una squadra diversa. Non sarà la stessa partita dell’andata. Sarà una una partita più verticale, più fisica, ancor più sulle palle inattive. Dovremo reindirizzarla verso le nostre caratteristiche”.
LA PRIMA DOPO IL CALCIOMERCATO
“È positivo che si sia chiuso, perché non piace giocare durante il calciomercato. Ci sono tante chiacchiere, è protagonista di tutti i giorni, appassiona tutti, anche i ragazzi. Ma dentro lo spogliatoio questo non è mai arrivato. Da ora si può dire che questa squadra arriva così fino a fine stagione. Dovremo fare il massimo per giocare le 14 che restano e anche le altre. È sempre più importante chi c’è rispetto a chi arriva: perché chi c’è deve accogliere e fare gruppo”.
PALLE INATTIVE
“Il massimo sarebbe concederne poche. Se pensiamo che contro il Pisa abbiamo concesso zero corner… Ma così non sarà, perché lo Spezia arriva spesso in area con verticalità. Dovremo migliorarci rispetto all’andata. Serve la volontà e lucidità sui dettagli perché una palla inattiva può determinare una partita”.
GAP TRA TERZA E QUARTA E RISCHIO NIENTE PLAYOFF
“Il direttore Osti ha parlato alla squadra dopo il mercato e della differenza tra la terza e la quarta , ricordandolo ai ragazzi. Le tre davanti stanno facendo veramente bene, meglio di tutti. Ma noi sappiamo che possiamo fare meglio. Dobbiamo lavorare e quel gap tra terza e quarta non lo prenderei come spunto ulteriore oggi, ma lo sappiamo”.