De Zerbi come Jim Morrison, frontman rivoluzionario

De Zerbi come Jim Morrison, frontman rivoluzionario

Salvatore Geraci, dalle pagine del Corriere dello Sport:

“In fondo ne ha molto. Di chi? Di Jim Morrison. De Zerbi come lui: leader e frontman del gruppo, il Palermo, che suona un bel rock quando gli riesce. Poeta di un calcio più intenso ed espressivo, rischioso esponente di una rivoluzione che ha incantato Zamparini. Perché De Zerbi è fatto così. Prendere o lasciare. Tutti devono capire dove sta andando, tutto ha un senso, dai passaggi all’indietro alle rovinose cadute. De Zerbi studia per diventare guru e maestro. Va in campo e gioca con gli altri, come se il tempo non fosse passato. Una nuova scuola che comporta dei rischi. De Zerbi è veramente convinto che questo gruppo sia all’altezza di scrivere la salvezza, se non di stupire? Oppure deve rendersi conto che di Ljajic, che fanno la differenza, sulla strada ne troverà tanti? Si è chiesto se Hiljemark..? Se Nestorovski..? Se il modulo spregiudicato..? Dubbi da risolvere. Come resta il fatto che De Zerbi non è Iachini e non è Ballardini. Da lui non bidogna aspettarsi pratica di strada o consigli della nonna. Soltanto onestà. Piuttosto, andrà a sbattere per convinzione. Roberto è un rivoluzionario nato. È un principiante che vuole trovare un’identità precisa. De Zerbi è De Zerbi e deve avere tempo per convincersi e convincere. Quanto? E chi lo sa? Il calcio è destino. E risultati. Dunque fiducia in bianco al tecnico rosanero? No, solo pazienza. Jim Morrison diceva: ‘Amo gli adolescenti perché tutto quello che fanno, lo fanno per la prima volta.’ E De Zerbi? Amiamolo anche noi. Vedendo solo il bicchiere mezzo pieno.”