Palermo, closing, procura: cronistoria di due settimane assurde

Palermo, closing, procura: cronistoria di due settimane assurde

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Se un tifoso del Palermo potesse raccontare gli ultimi giorni che ha vissuto la sua squadra del cuore non saprebbe da dove cominciare. Le vicissitudini si sono sommate giorno dopo giorno da lunedì scorso tra cessione societaria e questioni giudiziare, tanto da far passare il calcio giocato in secondo piano, quasi come una questione esterna e lontana dal pensiero dei tifosi. 

 

È vero che da ormai due anni il tifoso rosanero si è abituato a seguire vicende extracalcistiche: la cessione è sempre sulla punta della lingua di tutti i frequentatori di bar a Palermo e le vicende giudiziarie non finiscono di seguire il club rosanero sin dalla trattativa tramontata con Baccaglini. Ma questi ultimi giorni sono stati tra i più concitati: le pagine dei giornali si sono riempite ogni giorno di fatti nuovi non inerenti al campo. E alla fine il comunicato tanto atteso del closing arrivato ieri mattina.

 

LUNEDÌ 19

Andiamo con ordine: dopo l'interruzione della trattativa con Follieri, Zamparini annuncia un accordo vicino con una cordata segreta quotata in Borsa. Lunedì 19 novembre si avevano in testa le dichiarazioni del giorno prima, quando il patron annunciava la conclusione di quest'ultimo accordo e la sua permanenza come consulente.

Lunedì nei giornali si è letto che la trattativa era veramente in chiusura e che la nuova cordata aveva messo a disposizione addirittura dieci milioni già per il mercato invernale per puntare alla promozione in Serie A. 

 

MARTEDÌ 20

Il giorno successivo arrivano nuove conferme sul fronte cessione, tanto che viene annunciato un incontro per il deposito delle firme e l'annuncio della conclusione della trattative, ma nel pomeriggio arriva la prima notizia sul fronte giudiziario: il Tribunale del Riesame pubblica le motivazioni che hanno portato Zamparini agli arresti domiciliari in relazione alle indagini sulla cessione della Mepal ad Alyssa.. I giudici hanno definito Zamparini una "persona altamente negativa e incline alla commissione di delitti di falsità".

 

MERCOLEDÌ 21

Mercoledì esce la prima notizia riguardante la Procura di Caltanissetta, che ha indagato sulla fuga di notizie dell'istanza fallimentare di cui è stato coinvolto il Palermo. L'indagine riguarda l'avvocato Di Trapani, il giudice Sidoti e l'ex presidente Giammarva. Poco dopo verrà pubblicata una intercettazione telefonica tra Zamparini e l'avvocato Di Trapani. Su queste intercettazioni emerse dalle indagini della Procura di Caltanissetta verterà l'indagine che ha scatenato di nuovo il caos in casa rosanero. 

 

GIOVEDÌ 22

Il giorno successivo, però, le attenzioni si spostano sul fronte cessione: sui giornali si leggono le dichiarazioni di Zamparini che annuncia un comunicato in breve tempo. Infatti, nella mattinata arriva la nota di Financial Investiments che annuncia, attraverso l'advisor Maurizio Belli, la conclusione della trattativa per la cessione del 100% delle quote del Palermo ad uno degli acquirenti che avevano mostrato interesse per il club. La giornata prosegue con le varie reazioni contrastanti a questo scossone annunciato proprio dal patron. 

 

VENERDÌ 23

La giornata di venerdì si è aperta con le questioni societarie, per poi concludersi con la partita del Palermo a Verona, terminata in pareggio. Sui giornali si è letta l'intervista a Belli, che ha confermato la conclusione della trattativa e l'attesa per il closing entro la fine di novembre. Inoltre, Belli ha detto che la società acquirente si occupa di sport facendo aprire nell'ambiente palermitano un toto-acquirente senza troppi risultati. 

 

SABATO 24

Oltre al post partita, il sabato è condizionato anche dalle intercettazioni uscite tra Zamparini e Di Trapani: l'avvocato ha confermato la validità della sentenza del Tribunale che aveva scagionato il Palermo dal fallimento. Il tutto sembrava essersi risolto con il Palermo primo in classifica, ad un passo dalla cessione, con i tifosi pronti a ritrovare l'entusiasmo perduto da anni. Nel pomeriggio il sottosegretario allo sviluppo economico Geraci rivela l'interesse di un gruppo cinese all'acquizione del Palermo: è solo un granello di sabbia nel deserto che non avrà più seguito. 

 

DOMENICA 25 e LUNEDÌ 26

La domenica viene vista come la giornata che precede un possibile sviluppo in termini di closing, l'ultimo giorno della settimana prima della svolta in positivo. Invece, la svolta arriva in negativo: lunedì il comunicato della Procura di Caltanissetta che descrive come Giammarva e Sidoti avrebbero pilotato l'esito dell'istanza fallimentare in favore del club rosanero causando la sospensione dei due dalle rispettive attività per un anno. Le conseguenze sul closing preoccupano non solo i tifosi, ma anche Zamparini stesso che, in più interviste, sostiene di essere vittima della Procura che vuole impedire un futuro roseo al Palermo. Il patron è volato a Londra per chiudere la trattativa, sempre che queste ultime notizie giudiziarie non facciano fare un passo indietro all'acquirente.

 

MARTEDI' 27

Il giorno dopo il caos arrivano nuovi dettagli e intercettazioni sul caso mancato fallimento sempre con Sidoti e Di Trapani protagonisti. Nel frattempo Zamparini è a Londra, ma sulla cessione societaria non filtra nulla. Il silenzio sul closing fa sperare in un lieto fine a breve, ma al tempo stesso fa temere il peggio.

 

MERCOLEDI' 28

Mercoledì doveva essere il giorno indiziato per il closing, a detta di Zamparini, ma il patron rimescola le carte e annuncia che parlerà direttamente quando presenterà la nuova proprietà: "oggi, domani, lunedì", chissà.

 

GIOVEDI' 29

Il giorno prima della partita contro il Benevento escono nuove intercettazioni tra Giammarva e Zamparini e tra il giudice Sidoti e D'Antoni che avrebbe avvertito in tempo Giammarva, il quale poi avrebbe avvisato Zamparini del pericolo che rischiava se non si fosse dimesso da presidente. 

 

VENERDI' 30

Sui giornali, oltre alla presentazione della partita, si legge come i pm di Caltanissetta starebbero pensando ad una nuova istanza di fallimento dopo aver ascoltato Giammarva e Sidoti. 

 

SABATO 1

Una giornata che sarebbe stata dedicata al commento dopo il pareggio interno contro il Benevento si è trasformata in un momento storico per la comunicazione ufficiale del passaggio di proprietà alla società londinese. Poco dopo arriva anche la lettera di Zamparini che saluta la città e i tifosi rosanero. 

 

Doveva essere la settimana di fuoco, poi sono diventate due. La vicenda della cessione societaria si è chiusa con la presentazione dei nuovi proprietari fissata per la prossima settimana, mentre la questione giudiiziaria continuerà, ma non è detto che il Palermo sia implicato in tutto questo, visto che anche Zamparini non fa più parte della proprietà rosanero. 

 


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