Avellino ai raggi X. Pericoli e punti deboli degli irpini

Non solo Asencio. La squadra di Foscarini gioca con un 4-4-2 denso in fase difensiva. Ma in ripartenza offre spazi

Avellino ai raggi X. Pericoli e punti deboli degli irpini

 

A quattro giorni dalla disastrata e disastrosa gara contro il Cittadella, il Palermo torna in campo per affrontare in assetto d’emergenza l’Avellino.

Gli irpini, reduci dalla sconfitta interna contro il Frosinone, in questo momento si trovano al 15° posto a quota 40 punti, fuori da una zona play-out che però è pericolosamente vicina.

 

Da quando sulla panchina si è insediato Foscarini in vece di Novellino, i “Lupi” hanno cominciato a giocare stabilmente con un 4-4-2 in cui il gioco si sviluppa principalmente sulle corsie laterali per bruciare sul tempo le difese al momento in cui vengono portati i rifornimenti alle punte centrali. In fase difensiva l’Avellino fa molta densità ma appare estremamente vulnerabile in situazione di contropiede.

 

Vista l’assenza di Castaldo, il peso offensivo dei verdi è sulle spalle dell’ispano-brasiliano scuola Genoa Raul Asencio, attaccante dotato di grande mobilità e buonissima tecnica a dispetto dell’importante altezza. Occhio anche all’esterno di fascia Molina, giocatore rodato che può far male con le sue sgroppate palla al piede e a capitan D’Angelo, incursore dagli ottimi tempi di inserimento.

 

Per vincere domani il Palermo dovrà essere bravo a non concedere con facilità le corsie laterali, in cui giocherà in inferiorità numerica, attraverso adeguate coperture preventive per poi cercare di colpire in ripartenza un avversario che concede spazi invitanti.

La corsa alla Serie A è ormai entrata nel vivo: per raggiungere la promozione diretta non si può più sbagliare.