Tris Juve, il Palermo non convince

I bianconeri espugnano il Barbera grazie a Mandzukic, Sturaro e Zaza. Buffon è inoperoso per 90 minuti.

Tris Juve, il Palermo non convince

Tanto impegno ma scarsa convinzione. Il Palermo perde in casa contro la Juventus e resta, dunque, a quota 15 punti in classifica. Buona la prestazione della squadra rosanero che però ha un unico neo: non calcia mai verso la porta di Buffon. Zero le parate del capitano bianconero. E se non tiri in porta, non vinci...
Ballardini sceglie gli stessi undici mandati in campo sette giorni fa contro la Lazio. L'unico ballottaggio della vigilia, legato a Rigoni, è sciolto dallo stesso centrocampista a causa di un attacco influenzale. Dunque, in mediana Jajalo è affiancato da Hiljemark a destra e Chochev a sinistra. L'avvio di gara è a tinte rosanero, con lo svedese che si inserisce dopo 9 minuti su assist di Vazquez ma scarica alto sopra la traversa.
La Juventus è lenta nella circolazione palla, Pogba cerca il guizzo ma spesso finisce ingabbiato dalla marcatura importante di Jajalo e Hiljemark. Con personalità anche Goldaniga autore di tre chiusure determinanti. Palermo che gestisce bene e prova a ripartire in contropiede ma Brugman, ottimo in fase di disturbo su Marchisio, non è efficace invece nelle vesti di assist-man.
La ripresa è diversa, la squadra di Allegri entra in campo con un piglio diverso e sblocca subito la partita: assist dell'ex Dybala per Mandzukic che di testa sovrasta Struna e batte un incerto Sorrentino. Il Palermo prova a reagire e ci riesce anche, alza il suo baricentro quando Ballardini sostituisce Hiljemark e Gilardino per Quaison e Trajkovski. I tiri verso la porta di Buffon latitano. E la Juventus la chiude, ad un minuto dalla fine, con Sturaro che di sinistro batte Sorrentino per la seconda volta e con Zaza che ad un secondo dal fischio finale realizza il tris. Le luci al Barbera si spengono, la classifica non preoccupa ma deve far riflettere. Ora testa all'Alessandria in Tim Cup e all'Atalanta in campionato. Non ci sarà Vazquez, squalificato. Si riparta dall'impegno e cresca, però, la convinzione.