Roma, rinascita dopo il suicidio

Roma, rinascita dopo il suicidio

Una mezz'ora da thriller sulle note di un'instancabile cantilena tedesca rinvigorita da un pareggio capace di rimettere tutto in discussione, persino quel record di 1' 14'' in Champions compiuto da Salah sul primo goal della Roma. Un 2 a 2 da suicidio, da crepacuore dopo un vantaggio netto e un possesso palla a senso unico da parte dei giallorossi. Un remake tipico della stagione capitolina, quella da tutto o niente, di cadute dopo vittorie che profumano di vetta. Si sa, nella massima competizione europea è tutta un'altra storia però.
Tredici goal tra andata e ritorno con il Leverkusen. C'è comunque la crescita di un gruppo che non ha mai mollato. Eppure, a 10 minuti dallo scadere è successo. Pjanic su rigore volta la pagina di un capitolo già visto e riscrive il finale: 3 a 2 per la Roma. Allora è proprio in quel punto che ci si accorge di quanto le cose abbiano funzionato, Dzeko da assist-man rimette l'abito da top-player e una difesa del Leverkusen in tilt (all'andata ne aveva presi 4).
Cinque punti in classifica aiutano a sperare per il passaggio del turno nelle ultime due 'finali' contro Base Borisov e Barcellona, questo già qualificato. Era già successo nel 2010, quando la Roma riuscì a rimontare all'Olimpico il Bayer Monaco imponendosi con lo stesso risultato, per poi giocarsela alla fine con il Cluj qualificandosi. Dopo la debacle dello scorso anno, la società ha bisogno di una sterzata sul fronte economico, in palio ci sono 3 milioni di euro. Un traguardo importante, e i giallorossi non possono di certo entrarci in punta di fioretto...