Quei giovani abbandonati nella mischia
Il Palermo sposa la linea verde ma il caos e la discontuità impediscono la crescita.
Il Palermo a fine partita contro l'Atalanta aveva in campo Goldaniga, Lazaar, Trajkovski, Brugman, Chochev, Quaison, e Pezzella. In precedenza c'era stato anche Hiljemark. Giovani ma non troppo, ad eccezione di Pezzella (18). Gli altri hanno tutti 22 o 23 anni. Cinque, però, sono alla prima esperienza in A (e altri ne arrivano) e chi ne ha più degli altri (Lazaar) vanta un campionato e mezzo. Nel periodo negativo e tormentato c'è anche la loro partecipazione (per alcuni più, per altri meno), c'è l'approccio con un problema che, comunque, è più grande di loro. Possiamo rimproverargli di essere giovani e non ancora campioni? Possiamo pretendere che risolvano i problemi di tutti? Le polemiche, i tweet, gli esoneri, i contratti, i rinnovi, le esclusioni, le cessioni: tutte cose che riguardano altri. I grandi.
La classifica è piccola, gli avversari sono spesso più bravi, la squadra non funziona e fuori (anche dentro) soffia sempre vento di bufera. Non è la miglior condizione per attecchire e per crescere. Se metti una piuma in mezzo ad un tornado...
Il gruppo under potrà funzionare solo quando andrà a completare un gruppo over sereno, solido e rodato. Se il club non crea queste condizioni è assolutamente inutile puntare sui giovani e mandarli numerosi nella mischia.
Nella foto Brugman, durante la partita a Napoli.