Per favore, accontentate Iachini
Il tecnico guida un gruppo unito e combattivo, che dà sempre tutto. Ma l'organico non è completo come vorrebbe lui.
Tre punti, senza una punta. Con due marocchini, un costaricano, un croato, un bulgaro, un macedone e due svedesi in campo. Oltre a tre italiani e “mezzo”. Una babele da coordinare e orchestrare. E lì, sul podio, come sempre lo stesso direttore. A dimenarsi e sbracciasi, con la consueta efficacia. Lunga vita a Beppe Iachini. Tecnico di una squadra che ha cambiato pelle ma non sostanza. Perché i nuovi si sono subito calati nel tessuto grintoso e risoluto del gruppo rosanero: un gruppo che ha un’anima.
Al di là del gol, la prova di El Kaoutari è stata un segnale inatteso di combattività e qualità. Così come l’impatto da subito efficace di due esordienti in serie A come Hiljemark e, soprattutto, Trajkovski: prima punta per necessità e funambolo mica male davanti all’eleganza e alla classe di Vazquez.
Può sorridere Iachini anche se siamo sicuri che preferirà non farlo. Ma la vittoria contro il Genoa gli ha fornito risposte convincenti sulla crescita di un gruppo giovanissimo e di elementi che l’allenatore, di fatto, si è ritrovato in rosa, pezzo dopo pezzo. Acquisti senza un vero input tecnico, piuttosto innesti frutto della volontà dirigenziale. E cosa fa Iachini? Testa bassa, cappello teso e via a plasmare un nuovo Palermo. Adesso, però, accontentatelo, per favore. Adesso che il mercato è agli sgoccioli. Per il gusto di vedere cosa può combinare con i giocatori da lui voluti e scelti.
Nella foto di Pasquale Pontente, Iachini soddisfatto dopo aver battuto il Genoa.