Palle, palloni e pallottole

Sorrentino in scadenza: giusto che un club con bilancio di 60 milioni perda un giocatore così importante per 200mila euro?

Palle, palloni e pallottole

A Verona abbiamo avuto la conferma che Sorrentino è un uomo con le palle, un portiere che prende i palloni e un capitano con le pallottole. Ha difeso la squadra ("Nessuno metta in dubbio la nostra integrità morale"), ha sfoderato quattro paratoni (la doppia su Pazzini fenomenale), ha giustiziato pubblicamente Ballardini facendogli fare la figura del 2 di picche. Rendimento e personalità elevatissimi di Sorrentino sono evidenti.
Il suo sfogo di fine partita è stato una bomba. Qualcuno ha apprezzato, qualcun altro no. Però, è stato un gesto forte e convinto, il capitano non ha lanciato la pietra nascondendo la mano. Il portiere a Verona ha fatto il capitano, l'allenatore, il ds, il presidente e il capopopolo.
S'è presentato ai microfoni, ha messo voce, nome, cognome e faccia. S'è messo in gioco e in prima fila.

Il suo contratto in scadenza non sarà rinnovato, ma dopo quel che è successo ieri, forse, qualche nuova riflessione Zamparini dovrà farla. Deve scegliere tra soluzione A e soluzione B. La prima indica che un'azienda con un bilancio di una sessantina di milioni non dovrebbe farsi sfuggire per 200 mila euro un uomo, un portiere, un capitano così importante e prezioso. La seconda indica che una figura così forte e influente possa dar fastidio al presidente, all'allenatore e magari a qualche compagno perché troppo forte e accentratrice. Dunque, la naturale scadenza del contratto in questo secondo caso sarebbe il modo più pulito per accompagnarlo all'uscita senza ulteriori discussioni. Secondo voi come finira? E' diventato indispensabile o ingombrante?