«Parlano i fatti, Zamparini ha dato molto. Io ho le mie idee»
La terza parte dell'intervista del Presidente del Palermo
Il calcio e i colori rosanero sono entrati a far parte della vita di Giovanni Giammarva e della sua famiglia. Proprio di questo e del rapporto con la città ha parlato il presidente del Palermo ai microfoni del Corriere dello Sport:
«Il calcio è entrato nelle mie vene e in famiglia. Le mie figlie vanno allo stadio con sciarpe e colori rosanero. Io mi astengo per pudore ma ne avrei voglia. Mi sta piacendo e so che da presidente debbo avere un rapporto intenso con la città, i tifosi, i giocatori, le istituzioni. A Cesena, a Bari ho incontrato la squadra in albergo. Ho visto ragazzi attenti e seri che percepivano il senso del discorso imperniato sulla totale disponibilità per tornare tra le grandi. La città è pronta per una squadra forte e tutto cambierà, in meglio, con il salto in A».
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Il ruolo di Giammarva tuttavia non si dimentica, infatti il presidente ha anche parlato del Palermo dal punto di vista economico:
«Intanto, mentre aspettiamo la decisione del Tribunale, il nuovo bilancio ha messo in evidenza una migliore performance economico-patrimoniale. E posso garantire che siamo in evoluzione con un trend positivo anche per quanto riguarda i contratti di pubblicità, gli sponsor, il marketing. Una parte della città non va allo stadio e non spinge. Non si rende conto che una promozione determina nuovi investimenti a beneficio dell'economia cittadina e del sociale»
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In conclusione, anche parole sul futuro della società:
«La società può produrre altri Fiordilino, Accardi e La Gumina, esportare un modello palermitano. Mortificare questo aspetto sarebbe un peccato. Zamparini ha dato molto. Parlano i fatti e non lo dico perché sono con lui. Sia chiaro: ho le mie idee e non sono uno "yes man". E comunque, con l'amore si costruisce, con il rancore si distrugge. È questo il messaggio che lancio».