Onorare la maglia? Concetto obsoleto. Ai giocatori: "Giocate almeno per onorare i contratti, ma con determinazione e voglia!"

Il campionato non è finito, c'è ancora la possibilità di salvarsi. Ai giocatori si chiede di svolgere il proprio lavoro al meglio fino alla fine

Notte insonne per chi ama i colori rosanero, che ha ancora davanti agli occhi il suo Palermo, divorato come una carcassa morta dall'avvoltoio Lazio. Una scena impietosa, cose che non si vedevano da anni, come per esempio la polizia che entra in una curva nord, ormai semi deserta, per fermare il lancio di oggetti. Ma in campo era già piovuto di tutto: fumogeni, petardi, ma anche seggiolini e resti di bagni vandalizzati (come testimonia la foto), tanto che l'arbitro, signor Gervasoni, per due volte aveva dovuto interrompere la partita. Alla fine si è giocato fino al 97esimo, ma sono tanti i sostenitori rosa che avrelagumina-bagni-vandalibbero interrotto questo strazio abbondantemente prima della fine. Depressione e fastidio: sono questi i sentimenti del tifoso questa mattina. Voglia di parlare e di pensare ad altro. Ma non è facile. C'è chi ha provato a sfogarsi (e non si trattava soltanto di ultras) ieri davanti l'uscita dei pullman a fine partita, al Renzo Barbera. L'intento era quello di intonare cori, contro i giocatori e contro Zamparini; ma la polizia, per sicurezza, ha voluto giustamente evitare contatti. E ha caricato il gruppo. Tra questi tifosi anche donne e bambini; ma per fortuna nulla di grave, solo un po' di paura per chi si trovava lì. Adesso si aspetta la mazzata finale, ovvero i provvedimenti del giudice sportivo, che dovrà giudicare il comportamento dei tifosi durante Palermo - Lazio e decidere su entità delle sanzioni e su eventuali squalifiche del campo o solo della curva nord. A favore dei palermitani il fatto di non avere "precedenti", ma non è detto che il giudice non calchi lo stesso la mano. La società, intanto, ha deciso di "mettere in sicurezza" la squadra mandandola in ritiro. Da qui a domenica prossima, i rosanero si alleneranno lontano da Palermo, per preparare la sfida contro la Juventus a Torino, la peggiore gara che il calendario potesse regalare ai rosa in questo momento. Diluvia sul bagnato, ma Frosinone e Carpi sono ancora con noi. Non sarà facile ricaricare un gruppo sfiduciato, insicuro, che ha già fatto le valigie per giugno, pronto a scappare il più lontano possibile; ma lasciare le redini adesso, pur essendo ancora in sella, sarebbe rovinoso. A porte chiuse o aperte, in casa o lontano da casa, con Novellino o con chicchessia, agli undici giocatori che scenderanno in campo, si chiede a gran voce di onorare almeno i contratti onerosi che li legano alla società rosa nero. Amore per la maglia e per i colori sociali sono ormai un concetto in disuso e non pretendiamo più che certi individui possano comprenderne il significato, ma che abbiano almeno l'onestà di lavorare fino alla fine, con determinazione e voglia, visti i lauti compensi.