Dal Barça allo Zen. L’entusiasmo di Palermo: tutti in fila per Dybala

Per mettere a tacere le critiche, oltre alle parolacce in palermitano, che già conosce, imparerà anche qualche parola di padovano. Così Franco Vazquez potrà finalmente affrancarsi dalle polemiche sul suo status di argentino che gioca con la nazionale italiana. Lui lo ha detto più volte che è contento di giocare con la maglia azzurra e soprattutto di farlo in onore di sua madre Marina Bianconi, nata negli anni sessanta a Padova. «Ma Franco non ha bisogno di imparare il dialetto padovano — diceTiziano Rossini, cugino della mamma di Vazquez — lui è stato educato all’italiana. Sua madre e sua nonna parlavano a casa solamente ildialetto veneto. Magari non lo parla in modo fluido, ma lo capisce eccome. L’italiano, poi, è la sua seconda lingua. Parla poco per carattere, e per questo lo chiamano“Mudo”, ma lui la cittadinanza italiana l’ha avuta ben prima di arrivare in Italia». Tutti si sono messi sulle tracce dei parenti italiani di Vazquez e il telefono di Tiziano Rossini non ha smesso di squillare un secondo. «È un momento felice per noi — dice — ma la sua italianità non è per nulla una sorpresa. Ci colpiscono le polemiche diMancini («In nazionale solo gli italiani» ha detto), ma l’allenatore dell’Inter dovrebbe imparare la storia visto che è dal 1931 che gli oriundi giocano in Nazionale. Franco poi è molto più italiano che oriundo: la mamma è italiana e sia i nonni materni che la nonna paterna (è di Casorate Sempione in provincia di Varese, ndr) sono italiani. Poi tutta questa polemica non la capisco: nessuno ha detto nulla per Thiago Motta, che aveva solo i nonni italiani, e Camoranesi che non aveva nemmeno parenti diretti italiani ». Chissà, forse ha ragione l’ex ct Lippi che proprio con Camoranesi ha vinto un mondiale. «Se Messi e Cristiano Ronaldo — ha fatto notare l’allenatore — avessero avuto origini italiane nessuno avrebbe detto nulla». Qualcuno ha anche detto che se non fosse arrivato in Italia per giocare con il Palermo, Vazquez non si sarebbe sentito italiano. «E se mio nonno avesse avuto le ruote — controbatte Tiziano Rossini — sarebbe stato una carriola. Gioca in Italia e la Nazionale chiama quelli che reputa i migliori fra quelli che sono italiani. Non vedo il perché di tutte queste polemiche». Un po’ di curiosità, nel caso in cui Vazquez giocasse titolare contro Bulgaria oInghilterra dal primo minuto, c’è a proposito dell’Inno di Mameli. “El Mudo” lo canterà? «Lo conosce e lo vedrete voi stessi se lo canterà o meno — risponde Rossini — di certo c’è che io sarò con suo padre Oscar a Torino per la partita control’Inghilterra. Arriverà a Palermo domenica, poi ci vedremo e andremo insieme alla partita di martedì prossimo». La presenza di Vazquez in azzurro, intanto, ha avvicinato anche i tifosi del Palermoalla Nazionale. Ieri durante l’allenamento del mattino sul campo principale diCoverciano si sentivano distintamente i cori di alcuni sostenitori di fede rosanero proprio all’indirizzo di Vazquez. In sua difesa contro le polemiche, infine, si è schierato anche uno dei figli di Beppe Iachini, Jari, che attraverso il proprio profilo Instagramha scritto: «Parlate di meno, sono onorato da italiano di vedere Franco Vazquez con la maglia  azzurra… Forza Franco!». Questo  articolo, pubblicato da La Repubblica Palermo  di oggi, è stato selezionato da  Edicola Rosanero per Rotocalcio.org.