Baccaglini vuole zittire tutti: nuovo tatuaggio per il closing

In una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il neo presidente si racconta e promette di tatuarsi una volta conclusa la trattativa

Baccaglini vuole zittire tutti: nuovo tatuaggio per il closing

Nelle tre settimane che sono trascorse da quando è diventato il presidente del Palermo, Paul Baccaglini è diventato il personaggio più "cliccato" d'Italia. L'ondata d'entusiasmo positività portata dal giovane italo-americano non è di certo passata inosservata, come d'altro canto, non è passato inosservato il suo stile e, in particolar modo, il suo modo d'essere

«È una vita che mi confronto con occhiate interrogative: dal mio vissuto americano, a un papà che non c'era perché ha deciso di prendere un'altra strada. Entrato nel mondo della finanza mi presentavo alle riunioni così come sono, ora sono sotto le luci della ribalta e avverto nuove perplessità. Non mi toccano, per me è sempre stato uno stimolo».

 

È un Baccaglini scatenato carico d'euforia quello che si racconta a 360° attraverso le colonne del Corriere dello Sportnell'intervista realizzata da Salvatore Geraci:

«La gente mi incontra e mi chiede: "E il closing?" Vorrei che fosse oggi, così ci togliamo il pensiero. Non esistono inganni, solo date che verranno rispettate». Nel frattempo, il nuovo presidente promette di farsi un nuovo tatuaggio il giorno dopo la chiusura della trattativa, ma nel suo corpo, che di tatuaggi è già pieno, riuscire a trovare uno spazietto non è impresa facile. L'ultimo è la scritta "Shhhsull'indice sinistro, cioè: "Zitti", da portare al naso perché il messaggio sia chiaro per tutti. 

 

L'impatto mediatico dovuto alle sue capacità comunicative lo si intravede sia quando si parla di argomenti legati allo sport e non, come per esempio quando racconta della sua vita divisa tra Italia ed America:

«Sento il peso di un progetto che può cambiare la vita di molti, voglio dimostrare che la fiducia è stata riposta nella persona giusta. Quando mi sono trasferito in Brasile, ho trascurato le mie amicizie in Italia, pensavo solo alla mia compagna Thais ed alla nuova lingua. Una sconfitta, ho imparato la lezione. Italia o America in me? Cinquanta e cinquanta. Ho preso dall'Italia il senso della famiglia, dall'America la monetizzazione del brand. Un esempio, Palermo ha regalato una cornice straordinaria alla Nazionale, era la millesima di Buffon... vincevamo 2 a 0. A dieci minuti dalla fine, per valorizzare il prodotto, con le telecamere puntate addosso, devi togliere Buffon e fargli prendere cinque minuti d'applausi. Un errore non farlo».