Palermo, la ripartenza e Pergolizzi. Parla Castagnini

Palermo, la ripartenza e Pergolizzi. Parla Castagnini

 

 

Continua l’approfondimento di Alfredo Pedullà sul Palermo per le colonne del Corriere dello Sport. Il noto giornalista, dopo aver intervistato il presidente Dario Mirri e l’amministratore delegato Rinaldo Sagramola, ha intervistato anche il ds Castagnini.

 

Il direttore sportivo ha così parlato dell’inizio della nuova avventura rosanero:  

 

«È stata l'esperienza più rapida della mia vita da direttore sportivo. Quando mi ha chiamato Sagramola, mai avrei potuto dire di no, ci lega un rapporto speciale. E soprattutto sei a Palermo, la città che ti impone di risarcirla dopo gli ultimi periodi della gestione Zamparini. Ma te lo impone con quella dolcezza che soltanto gente calcisticamente ferita ti sa trasmettere».

 

RIPARTENZA

«Qui siamo davvero ripartiti da zero, non c'era nulla, neanche una scrivania. Ci siamo accampati, io facevo le trattative in un corridoio, attaccandomi al telefono e senza un ufficio per poter pianificare. Ma sapevamo che da fine luglio sarebbe stata una corsa contro il tempo, visto che il 12 agosto siamo andati in ritiro e mica potevamo presentarci senza una minima impalcatura – ha dichiarato il ds-. Questo primo verdetto e la vetta in classifica ci danno coraggio, senza andare oltre con la fantasia. Mi spiego: sappiamo che magari è meno complicato andare in B dalla C piuttosto che abituarsi a queste realtà molto orgogliose, dove tutti invocano l'arrivo del Palermo per inchiodarlo. A Biancavilla ci aspettano con curiosità e ci hanno già battuti in Coppa Italia. Sono esperienze nuove per me, lo ammetto, e non è semplicissimo se sei abituato diversamente. Ma stiamo acquisendo la mentalità necessaria».

 

 

PERGOLIZZI E LA B

«In tre anni, la nostra linea è quella. Ma abbiamo già ingaggiato gente di categoria superiore. La trattativa con Crivello è stata particolare: stavo seguendo un giovane dello Spezia, parlavo spesso con Angelozzi, però non avevo intuito che sarebbe stato possibile prendere Crivello. Questo significa che magari neanche ci provi, perché pensi che gente di un certo livello mai possa accettare la serie D giocando in B. La volontà del ragazzo ci ha fatto capire – continua- che qui siamo in D soltanto per un pregresso non dipendente da noi, la città è spettacolare. E questo passaggio lo ha fatto suo Pergolizzi, un particolare che ci conforta, nessuno più di lui conosce la sua gente. Durante la mia storia ho incrociato tanti allenatori, tra i miei ricordi più belli Delio Rossi a Salerno, Iachini a Vicenza e l'impresa di Brescia. Ma ora siamo tutti parenti stretti di Pergolizzi: soltanto quando si lascerà l'inferno alle spalle, Palermo potrà urlare di essere rinata».