GdS- Nasce la Sport Capital, ma non si può parlare di closing

GdS- Nasce la Sport Capital, ma non si può parlare di closing

Il cambio di nome della Pelican House Mining Plc a Sport Capital Group Plc (clicca qui) avvenuto ieri a seguito dell’assemblea dei soci che si è tenuta a Londra, ha fatto fare dei passi in avanti al nuovo Palermo targato Inghilterra.

 

Nonostante questo cambio però, sono tanti ancora i nodi da sciogliere.

Stando all’edizione odierna del Giornale di Sicilia, «la riunione tenutasi a Londra ieri ha dato il via libera al piazzamento di nuove azioni sul mercato con un aumento di capitale a 111.322,83 sterline, pari a circa 124 mila euro. Si parte da questa base e si attende l'ormai prevedibile fusione con l'altro Sport Capital Group, quello non presente in borsa, nel quale oltre a Treacy è presente Richardson. La compagnia quotata servirà con ogni probabilità ad attirare investitori sul mercato, perché allo stato attuale delle cose servono altri finanziamenti per poter effettuare l'annunciato aumento di capitale a 20 milioni di euro. Cifra che non potrà essere raggiunta con una semplice unione delle due Sport Capital Group, perché quella costituita lo scorso 29 dicembre ha disponibilità addirittura inferiori (solo 100 sterline)».

 

Dunque, fatta eccezione per il comunicato congiunto di Palermo e Sport Capital Group, il closing sbandierato a fine dicembre non si è ancora concretizzato in un'iniezione di capitali.

 

C'è inoltre da chiarire chi investirà i 20 milioni annunciati dal gruppo inglese. Lo stesso Richardson aveva dichiarato, durante la conferenza di presentazione, che all'operazione avrebbero partecipato più soggetti, ma al momento ci sono solo lui e Treacy. Quest'ultimo non partecipa neppure direttamente, ma come rappresentante di un fondo che dalla sua nascita ha compiuto, secondo il Giornale di Sicilia, un investimento da 250 mila sterline nella compagnia inglese Imaginatik e 111.100 euro in Finance Partners Group spa.

 

Insomma, l'unica certezza, conclude il quotidiano «è che finora i soldi sono arrivati solo da Eight Capital e non si tratta certo di cifre milionarie. Bisognerà dunque attendere nuovi sviluppi per far sì che il gruppo inglese riesca effettivamente ad immettere soldi in una società che già in questo mese avrà necessità di capitali freschi. Intanto alla camera di commercio italiana non risultano modifiche in Alyssa, proprietaria di Mepal e contestualmente del marchio del club. Quando questi passaggi saranno certificati, allora avrà senso parlare di closing».


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