Sfida al Foggia, Ciccio Erbini racconta il suo Palermo

Le parole dell'ex attaccante rosanero, in esclusiva a ForzaPalermo.it

Sfida al Foggia, Ciccio Erbini racconta il suo Palermo

Dall'inferno del campionato in C2, ai play-off per la serie B: questo in sintesi il campionato 1998/99 del Palermo.

La fine della stagione precedente in C1 si era chiusa, infatti, con la retrocessione sul campo dei rosanero, dopo il drammatico doppio spareggio di play-out contro la Battipagliese.

 

Improvvisamente, però, mentre la squadra era già in ritiro per prepararsi ad affrontare la categoria inferiore, arrivò la notizia del ripescaggio; per inadempienze economiche, l'Ischia era stata esclusa dal campionato di C1.

 

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Di come fu accolta la notizia da tutto il gruppo in ritiro a Pedara (CT) ne ha parlato ai nostri microfoni l'ex attaccante Ciccio Erbini:

 

«Fu il Presidente Giovanni Ferrara a darci la notizia e, ricordo, successe un delirio tra festa e commozione. Personalmente avevo vinto il campionato di C/2 l'anno prima con il Marsala e avevo accettato di rigiocare in quella categoria, solo perché era stato il Palermo a chiamarmi e non potevo rifiutare».

 

Della rosa approntata per la C2 facevano parte molti ragazzi del vivaio palermitano come Lisuzzo, Perna, Vicari, Ignoffo e Adelfio svezzati dal tecnico Massimo Morgia, che ebbe il merito di lanciarli definitivamente nel grande calcio. Vicari, per esempio, venduto alla Reggina in serie A, fece realizzare una plusvalenza decisiva a risollevare la precaria situazione economica in cui viveva la società di Viale del Fante.

 

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Il 22 novembre del 1998 si giocò a Foggia una gara importante che diede, a detta dei protagonisti, la consapevolezza della forza di quel gruppo e la convinzione che la squadra poteva puntare a un campionato di vertice, come confermato dallo stesso Ciccio Erbini:

 

«Vincemmo a Foggia 1-0 con gol di D'Amblé – ha ricordato l'ex marsalese - una partita bella, ma tirata nello stesso tempo, il pubblico pugliese era in aperta contestazione con la società e quindi il clima era favorevole per noi, anche se vincere a Foggia non è mai stato semplice. Avevamo delle caratteristiche specifiche per le quali ci esprimevamo meglio in trasferta, il sottoscritto, Puccinelli e Vicari andavamo a nozze negli spazi, tanto che vincevamo tante gare fuori casa. Purtroppo, proprio per questo motivo, facevamo invece molta fatica a imporre il nostro gioco nelle gare casalinghe, collezionammo, infatti, troppi pareggi che, credo, abbiano poi compromesso la promozione diretta in serie B».

 

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Sabato ci sarà nuovamente Foggia – Palermo, nuovamente allo Zaccheria, con la speranza di una vittoria per i rosanero che possa valere la consacrazione stabile ai vertici della classifica, perché in ogni categoria, oggi come allora, il Palermo è sempre condannato a vincere.