Troianiello-Palermo: io vorrei, non vorrei, ma se vuoi

Troianiello-Palermo: io vorrei, non vorrei, ma se vuoi

 

 

Con il ritiro alle porte poco è il tempo che ha a disposizione il nuovo Palermo per prendere forma e far diventare questa sostanza. Per affrontare il prossimo campionato di Serie D è indispensabile costruire un gruppo solido dalle fondamenta.

 

 

In attesa di scoprire quali saranno i giovani in quota (bisogna sperare nelle competenze del triumvirato Castagnini-Argento-Rinaudo) c'è da dire che le prime mosse sono centrate. Per Ricciardo, giocatore appartenente ad un contesto tecnico non ancora di nostra piena competenza, parlano i numeri; per Santana una storia da protagonista in tutte le categorie al di là della parentesi felice in rosanero.

 

 

Nell'ottica di una competizione sicuramente aspra scegliere le giuste figure è il particolare che fa la differenza. È importante affidarsi a giocatori esperti in grado di guidare i giovani e di cementare il gruppo. Che possibilmente conoscano già l'ambiente, proprio come Santana.

 

 

Tra i tanti nomi che si potrebbero citare come esempio torna in mente quello di Gennaro Troianiello. L'esterno campano fu membro della rosa guidata da Iachini che nel 2013/2014 si impose brutalmente in Serie B. Pur trovando poco spazio in campo (in un attacco in cui Vazquez, Dybala e Belotti si giocavano il posto con Lafferty ed Hernandez...) Troianiello fece comunque la sua onesta parte in campo emergendo lo stesso grazie ad una vitalità che lo portò ad essere anima del gruppo e idolo dei tifosi.

 

 

Un aspetto che a questo Palermo può servire allo stesso modo di un'esperienza sul campo caratterizzata da otto promozioni e diversi anni in Serie D, in ultimo il campionato scorso disputato con la maglia del Nola. Troianiello (che difficilmente potrebbe resistere al richiamo di una città dove ha lasciato tanti amici e grandi ricordi) resta comunque uno dei tanti esempi che si possono fare mentre il mercato rosanero va avanti tra suggestioni e smentite.
 

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