Prima dell'allenamento mattutino odierno, in programma per preparare il match di domenica pomeriggio a Cagliari, protagonista in conferenza stampa al Tenente Onorato il centrocampista rosa
Luca Rigoni. Rispondendo alle domande dei giornalisti presenti in sala a Boccadifalco, Rigoni ha iniziato parlando della sua situazione gol: "Sono contento della stagione fatta, dei gol, il mio orgoglio è essere in alto in classifica capocannonieri. Se l'avessi fatto qualche anno fa sarei stato meglio, ma questa è stata una grandissima stagione ed è importante arrivare alla maturazione prima possibile".
Rigoni sottovalutato in questi anni? "Guardo al presente e alla buona stagione fatta. Lottavo con una squadra diversa negli scorsi anni, ora devo ringraziare la squadra. La nazionale era un sogno, lo è ancora. Devo continuare cosi, poi il CT farà le sue scelte". "Ho fatto bene come tutti gli altri del Palermo- ha continuato Rigoni- magari doppia cifra a fine campionato". Obiettivi personali e di squadra? "Ci siamo detti che vogliamo arrivare nella parte sinistra della classifica. Dobbiamo raggiungere il Milan, ma non sarà facile".
"Sono un jolly di centrocampo, sono contento del ruolo disegnatomi da Iachini. Se mi si chiede di tornare alla vecchia posizione- ha proseguito il numero 27- sono pronto a tutto. Per adesso non do voto alla mia stagione, voglio vedere come finisce". Leader della squadra? "Fa piacere essere considerato come leader, è uno degli obiettivi che avevo. Quest'anno l'impatto dei gol fa un altro effetto, ma negli ultimi anni ho fatto sempre queste partite".
"Nel calcio c'è poca casualità, la capacità di inserirmi l'ho sempre- ha continuato il centrocampista sul suo ruolo nel gioco dei rosa- avuta e avevo voglia di emergere in questa squadra. Dopo ogni anno c'è un mister che sceglie il ruolo, io ero disponibile per questo ruolo e fa piacere continuare in questa posizione".
Lottare per l'Europa il prossimo anno? "Pensiamo a finire questa stagione, poi lo staff tecnico farà le scelte. Ogni anno ci sono entrate e uscite, bisogna vedere chi viene e chi va e capire dove si potrà arrivare".
Luca Bucceri
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