Il primo giorno di scuola rosanero

 Il primo giorno di scuola rosanero

 

Il primo giorno di ritiro, al netto delle emozioni veteronostalgiche in stile "L'Estate sta finendo", richiama molto l'inizio dell'anno scolastico. Nella cattedra del Palermo, la cui precarietà nell'era Zamparini è equiparabile a quella di un agnello sotto pasqua, è tornato il professor Bruno Tedino, a tre mesi dall'infausta gita veneziana.
 

 

Tedino: «Nestorovski e Struna in ritardo al ritiro? Non va bene»

 

Prima di tracciare la mappa formativa dell'anno che verrà è stato inevitabile per il tecnico trevigiano passare attraverso la parentesi della scorsa stagione, il cui ricordo è ancora troppo fresco e forse non elaborato per passare in cavalleria.

 

«Sono stato il primo tifoso ai play-off. Meritavamo la Serie A». Le parole di Tedino


 

Tedino ha fatto la sua onesta auto-critica, spiegando che il ritorno è figlio anche se non soprattutto di una rivalsa personale, rivendicando (con il suo consueto aplomb) comunque sia quel che di buono aveva fatto vedere il Palermo l'anno scorso sia soprattutto di essere il docente di ruolo di una classe che, ad oggi e ancora per poco resta a grandi linee quella dell'anno scorso.

Per i ritardatari Nestorovski e Struna è arrivata una carotina ed una, seppur contenuta, bastonata, ideale monito esteso a tutti i giocatori in partenza a sentirsi del Palermo e a non mollare almeno fino a transazioni avvenute. Al rientrante Lo Faso, studente brillante ma acerbo, un invito ad applicarsi seguendo l'esempio del compagno La Gumina, partito in sordina e diventato con l'impegno il migliore di tutti.

 

Per il resto il primo giorno di allenamento è stato all'insegna di ritmi contenuti (ma non compassati) per riprendere confidenza con il campo: per i compiti più seri bisognerà attendere i prossimi giorni e soprattutto il concretizzarsi di un futuro che qui, a differenza di quanto cantava Ruggeri, non è un'ipotesi.

La Gumina è andato via; Coronado quasi; i richiestissimi Rispoli, Jajalo e Aleesami e i per ora meno inflazionati Nestorovski e Struna sono destinati anch'essi al passo d'addio. I loro eredi, i cui nomi (Puscas, Pezzi, Haas...) riecheggiano già da giorni, sembrano in arrivo ma prima di innescare il domino di entrate e uscite si prova a massimizzare il gettito di quest'ultime.

L'unico volto nuovo, il figliol prodigo Mazzotta, sarà presentato oggi a cavallo tra le due sedute d'allenamento, nell'ambito di una giornata che in merito al Palermo potrà dirci tutto come niente.