Dieci domande a MZ: tutti i dubbi (o le certezze) di un dramma

I dilemmi sulle scelte di un club chiamato a rappresentare, a torto o a ragione, la città di Palermo nel calcio.

Dieci domande a MZ: tutti i dubbi (o le certezze) di un dramma

Caro presidente Zamparini, avremmo bisogno di capire. E insieme a noi, una piazza che da un po' di tempo non riesce più a ritrovarsi nelle scelte di un club che, pur essendo un privato (e quindi legittimato a fare le scelte che ritiene opportune), ha assunto per ruolo e funzione nel calcio l'onore/onere di rappresentare la città di Palermo. Pertanto, le sottoponiamo 10 domande per avere un quadro chiaro:

 

- Come è possibile considerare più forte di altre dieci formazioni una squadra che ha già perso contro 12 avversarie nelle prime 16 partite?

 

- Ritiene che nove sconfitte consecutive siano un caso?

 

- E ritiene che non aver fatto neanche un punto al Barbera dipenda dal presunto clima avverso o dal limitato numero di abbonamenti sottoscritti in estate dai tifosi?

 

- Come ci si può salvare dopo aver collezionato sei punti ad appena tre gare dal giro di boa? 

 

- Come si può attaccare l'allenatore esonerato (o dimissionario) a fronte di una squadra inadeguata preannunciando svolte epocali a ogni avvicendamento in panchina? 

 

- Come si riesce a rompere con un ds (Foschi) dopo meno di due settimane? 

 

- E come si può indurre il suo sostituto (Faggiano) a lasciare in maniera improvvisa dopo averne sacrificato operato e metodo in vista di una sessione di mercato delicata? 

 

- A proposito, a gennaio arriverà un giocatore di esperienza e qualità per ruolo?

 

- Ma il problema sta a monte. Come è possibile costruire una squadra senza tenere conto di criteri fondamentali quali - in ordine sparso - conoscenza del campionato, abilità tecniche, sagacia tattica, maturità professionale, adattabilità al modulo dell'allenatore (ci perdoni, degli allenatori)?

 

- I cinesi esistono davvero? C'è chi comincia a parlare di bluff a mandorla.