Fischi a chi?
Archiviata la prima vittoria di questo 2020 è tempo di pensare alla prossima sfida. La bussola della serie D indica la Campania, nello specifico Pratola Serra.
È lì che sabato pomeriggio il Palermo andrà alla ricerca della sua seconda vittoria consecutiva con l'intento di dare continuità al proprio percorso e ricalcare il cammino trionfante di inizio stagione.
Ma come da consuetudine in questo ultimo periodo, la marcia di avvicinamento è caratterizzata da polemiche e da un ambiente tutt'altro che sereno.
Il primo sorriso contro il Marsala non è bastato a far tornare il sereno in Viale del Fante e le dichiarazioni nel post gara del tecnico Pergolizzi hanno acuito ancora di più la poca simpatia del popolo rosanero nei suoi confronti.
Un clima che di certo non agevola le prestazioni della squadra e la presenza del Savoia inietta ancora più instabilità sulla capolista.
C'ha pensato il presidente Mirri che indossando i panni del pompiere ha voluto buttare acqua sul fuoco per evitare che un piccolo focolaio possa degenerare in un incendio di proporzioni devastanti.
L'obiettivo è la vittoria finale, la promozione in C dal quale il nuovo corso non può prescindere.
Mirri ne è consapevole prendendosi, come sempre, le proprie responsabilità.
Per quanto possa essere naturale e diritto imprescindibile del tifoso criticare, di contro sarebbe più opportuno o, quanto meno, saggio evitare certe esternazioni.
Il riferimento è senza alcun dubbio al tecnico Pergolizzi.
Ammesso che i fischi del Renzo Barbera fossero diretti al giovane Felici, così non è stato, un tecnico dovrebbe anzi deve in qualsiasi occasione proteggere il proprio calciatore.
Cosa che il buon Pergolizzi non ha saputo fare anzi, in preda ad un ego sproporzionato e fuori luogo, ha (ri)condotto la contestazione a Felici, tra l'altro il migliore dei suoi.
Chi scrive continua a sostenere il lavoro del tecnico - il primato in classifica anche se meno solido ne è prova empirica - tuttavia sarebbe cosa buona e giusta se lo stesso evitasse di alimentare un malcontento non più tanto celato e, in alcuni casi, fondato.
Chi paga ha il sacro santo diritto di contestare, nei modi civili e corretti come d'altronde ha sempre fatto il popolo rosanero.
Per quanto concerne il futuro, testa al San Tommaso con la solita e unica garanzia, Dario Mirri.