Palermo, il centrocampo non incide più. Mancano filtro e gol
Se c'è un reparto indiscutibilmente fortissimo in questo Palermo è senza dubbio il centrocampo. La linea mediana rosanero è stata allestita in sede di mercato con sapienza, per permettere ad Eugenio Corini di poter sfruttare al meglio gli uomini a sua disposizione.
Si passa dalla coppia di centrocampisti centrali formata da Claudio Gomes e Leo Stulac al vasto numero di mezzali, i cui esponenti più importanti sono senza dubbio Jacopo Segre e Liam Henderson. Ad essi si è poi aggiunto nel mercato di gennaio anche Filippo Ranocchia, proveniente dalla Juventus - seppur via Empoli - e schierato tendenzialmente come trequartista o addirittura seconda punta a fianco a Brunori in fase di possesso.
Il problema, però, sta nel fatto che chi finisce di comporre il reparto stia rendendo al di sotto delle aspettative. Mamadou Coulibaly, ad esempio, non sta affatto incidendo: il centrocampista di proprietà della Salernitana, infatti, è stato più volte fermato da problemi fisici, fattore tra l'altro ben noto visto che soltanto in due stagioni - Ternana 22/23 e Pescara 17/18 - il giocatore ha superato le 20 presenze stagionali in campionato.
Ma non è tanto questo il punto, quanto come l'aver costruito un centrocampo tendenzialmente di incursori non abbia portato i risultati sperati: Liam Henderson, ad esempio, è fermo ad un gol e quattro assist (e tante prestazioni a dir poco opache), mentre sono ben 7 i gol di Jacopo Segre che però non segna da quasi un mese e mezzo. A ciò va aggiunta anche l'impalpabilità sotto porta di Alo Vasic, schierato però - va detto - spesso fuori ruolo o alle volte mai messo in campo a priori. Ranocchia, invece, ha siglato sì ben 4 gol ma giocando praticamente da seconda punta.
Il problema relativo ai pochi gol però si riflette consequenzialmente anche nella tenuta in fase di copertura della linea mediana: un centrocampo di caratteristiche prettamente offensive, a prescindere dall'effettivo contributo meramente statistico in zona goal, porta ovviamente a qualche sacrificio in fase di copertura. Ed è per questo che Leo Stulac, che quest'anno più dell'anno scorso ha sofferto i ritmi di questa B (nonostante l'ottimo apporto in fase realizzativa e sui piazzati con 4 gol e 2 assist) è ormai sistematicamente relegato in panchina al posto di Claudio Gomes.
Il francese, nel ruolo di pendolino di mediana, corre su ogni pallone ma è ovvio che da solo non può farcela ed è per questo che si è assistito all'assoluto scollamento tra attacco e difesa con squadra in due blocchi contro il Venezia. Questa sosta, dunque, dovrà essere utile anche per gestire al meglio il lavoro sporco del centrocampo, sacrificando qualche incursione in più e magari sistemando il filtraggio di palloni in fase di non possesso.