Palermo, famiglia e obiettivi. Parla Kraja

Palermo, famiglia e obiettivi. Parla Kraja

 

Alla vigilia di questo campionato di Serie D, i dubbi maggiori erano quelli legati alla regola degli under. Ad oggi, dopo cinque vittorie in cinque partite, si può certamente confermare che i giovani del Palermo sono più una risorsa per Pergolizzi che una limitazione.

 

Tra gli under protagonisti di questo inizio campionato, Erdis Kraja, il giovane classe 2000 che ha già messo a segno due gol.

 

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il giocatore ha così parlato della scelta di venire a Palermo e del campionato di Serie D:

«Me l’avessero detto in ritiro non ci avrei creduto. Credo molto nelle mie qualità, ma un inizio così positivo non me l’aspettavo. Sì, quest’anno è importantissimo perché l’infortunio della scorsa stagione mi ha penalizzato tanto. Mi sono operato al menisco, e con una sutura meniscale ci sono voluti molti mesi per recuperare. Farò di tutto per emergere».

 

LA SCELTA PALERMO

«È stata una scelta molto ponderata, partendo dalla Serie D è molto più difficile passare da una Primavera a una prima squadra, ma alla fine Palermo è stata la soluzione migliore vista l’importanza della società e il calore della piazza. I miei genitori? Inizialmente mi hanno fatto riflettere. Io però non sono incline agli stereotipi sul Sud, ero molto tranquillo».

 

I GENITORI                                               

«Il rapporto con mio padre è molto particolare, abbiamo entrambi un carattere forte e siamo orgogliosi. Ci scontriamo spesso. Però tutto quello che raccolgo lo devo anche ai miei genitori. Mio padre fa l’operaio, è venuto negli anni ’90 durante la guerra in Albania, lì non c’erano sbocchi, Ha trovato lavoro come muratore, poi lo ha raggiunto mia madre (Ilvana, ndr), io sono nato in Italia».

 

RUOLO E CITTANOVESE

«Durante gli anni ho spinto per un ruolo più avanzato. Il trequartista non lo avevo mai fatto, è stata un’idea di Pergolizzi, e mi sono trovato a mio agio. Bisogna sapere fare tutto a centrocampo. Speriamo con la Cittanovese di lasciare il segno, o con un gol o con un assist – ha dichiarato –. Obiettivo? Non mi pongo limiti. Terzo gol o record di vittorie? Andare avanti con le vittorie, per avere fiducia come squadra e far capire di che pasta siam fatti».

 

CIBO E CITTÀ

«Conto di andare a Piana degli Albanesi quanto prima. Mi hanno detto che fanno dei cannoli meravigliosi. Cosa mi piace della cucina siciliana? L’arancina, perché già di mio piace molto di riso, è buonissima. Ma devo andarci piano».