«Questa cessione può essere una scommessa vincente»

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Da quando è stata ufficializzata la cessione del Palermo Calcio si attendono notizie in merito all' organigramma che comporrà la nuova proprietà. Clive Richardson, ceo della Global Futures Sports & Entertainment, ha chiaramente espresso a tal proposito di non avere ancora idea di come sarà delineato e che ci vorrà tempo prima di una organizzazione precisa in seno al club di viale del Fante. L'ex patron rosanero Maurizio Zamparini, da consulente, ha già proposto dei nomi ai rappresentanti inglesi e fra questi vi è quello di Antonio Albanese: il presidente di Sicindustria, nell'intervista rilasciata a Giuseppe Leone della Gazzetta dello Sport, ha chiarito la sua posizione in merito alla formazione del nuovo Cda e ha parlato delle sue prime impressioni in merito all'incontro con gli inglesi:
INGRESSO NEL CDA
«Io nel nuovo cda? Le cose non stanno proprio così. Il presidente ha fatto il mio nome agli inglesi come figura in rappresentanza della città. Il suo è un auspicio e mi fa molto piacere, ma tale resta. È la nuova proprietà che dovrà scegliere i nuovi membri e nessuno della cordata ancora mi ha proposto nulla perché ancora non li conosco. Per entare nel Cda, qualcuno deve propormelo e io, in caso, accettare a seconda del ruolo che mi viene prospettato».
PRIME IMPRESSIONI
«Ho parlato soprattutto con l'advisor Maurizio Belli, mi è sembrato molto serio. Mi ha detto che da parte loro c'è tutto l'impegno possibile, spiegandomi che il progetto Palermo può avere anche un grande impatto sociale».
ZAMPARINI
«Zamparini fuori dalla scena? A tavola ha detto chiaramente alla presidente De Angeli che adesso sono loro i nuovi referenti. Per il resto, il patron ha detto che rimane come consulente del club. Esce dal punto di vista economico, non da quello tecnico».
SCETTICISMO
«Palermo è una piazza di grandi passioni, vuole sempre identificarsi con un magnate, ma il calcio è cambiato. Non aspettiamoci l'emiro che mette i soldi da osannare. Il calcio è diventato un'azienda che sta attenta ai conti economici. Lo si vede anche in altre grandi società. Può darsi che questa sia una scommessa vincente, sarà il tempo a dirlo».
ORLANDO
«Lo stesso giorno che gli inglesi erano qui, lo avevo invitato a incontrarli e poi a venire a un congresso col presidente nazionale di Confindustria Boccia e il ministro Centinaio, ma il sindaco mi ha detto che non poteva. Credo sinceramente che si sia trattato di un fraintendimento. Ho scritto a Orlando per un chiarimento che, sono certo, arriverà».
INDUSTRIALI PALERMITANI
«Prima di tutto, come Sicindustria, daremo al Palermo il solito apporto che diamo a tutti i nostri iscritti anche in termini di relazioni con le istituzioni. Abbiamo poi più volte ribadito che c'è un gruppo di imprenditori e professionisti che vogliono stare vicini al Palermo. Penso anche a una partecipazione economica nelle quote azionarie seppur minima e minoritaria: 30-40 persone sono interessate. Ma tornamo sempre allo stesso discorso: bisogna capire chi sarà il proprietario del Palermo, i suoi progetti e chi siederà nel nuovo Cda».
PLATT
«Persona molto affabile, ha grande esperienza internazionale. Ho intuito, inoltre, che non c'è intenzione di smantellare il quadro tecnico. E da tifoso ne sarei felice, perché il direttore Foschi è stato l'artefice dei successi del Palermo e ha messo in piedi il gruppo che al momento comanda la B. Questa squadra può tranqulllamente essere promossa e dalla serie A dipende il 90% del destino del club».
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