La polemica nel Bar Sport 2.0: Palermo is burning

La polemica nel Bar Sport 2.0: Palermo is burning

Una volta erano i bar. Dalle prime ore del mattino, con caffè e cornetto, fino alla sera, protagonista degli aperitivi. Si discuteva, a volte serenamente, a volte con toni accesi, sul rigore non concesso, sul gol in fuorigioco, sulla schedina fallita per una sola partita. E il caffè o la birra erano soltanto la scusa per scambiarsi opinioni.

 

Oggi tutto quel parlare si è spostato sui social network, i Bar Sport 2.0, dove a colpi di tastiera i tifosi di tutto il mondo, protetti dallo schermo, sfogano tutta la rabbia, o la felicità, per le dinamiche di cui la propria squadra è protagonista nella santa domenica calcistica.

 

A Palermo non sono giorni luminosi: i tasti generano parole di sconforto, quando non di vera paura per le sorti dei rosanero, oggi sì primi in classifica, ma con uno scarto risibile se paragonato al gap sulle inseguitrici che si era accumulato dopo le prime dieci giornate trionfali. Poi arrivò il Savoia, e Palmi, e l’Acireale, il Troina, il San Tommaso.

E quando le cose vanno male si innesca la gerarchia della dita della mano: il primo è chiaramente l’indice, ben puntato su chi in quel momento si reputa il responsabile della caduta. Da qualche settimana a Palermo ce n’è uno solo: Rosario Pergolizzi.

 

L’allenatore rosanero, per la verità mai entrato definitivamente nelle simpatie della piazza, scala oggi la classifica dei tecnici meno amati sotto Monte Pellegrino. La percentuale di chi ne prende le difese è crollata gradualmente fino a raggiungere in questi giorni il minimo storico: restano davvero in pochissimi a volerlo ancora sulla panchina della squadra che ai nastri di partenza avrebbe dovuto ammazzare il campionato e invece oggi si ritrova a duellare punto a punto contro i promessi rivali del Savoia.

 

Stupisce, in realtà, che nelle ultime ore anche la Società sia finita nel mirino di diversi sostenitori rosa: è tornato come uno spettro il malacontento, l’eterna contestazione, il disappunto e il rimpianto. Sono addirittura tornati in auge gli sconfitti al bando indetto questa estate da Leoluca Orlando. E così nei Bar Sport 2.0 riecheggia il nome dei Colella e dei Ferrero, “ché il sindaco a loro avrebbe dovuto dare il Palermo!”.

 

Insomma tra un caffè e cornetto virtuale e una birretta accanto al computer, sui social palermitani si è riaccesa l’infinita polemica che oggi sfocia nella contestazione alla Società: non ha avuto il tempo di rinascere che già qualcuno, su questo Palermo, vorrebbe mettere un punto.