Il Palermo a giudizio: accuse da smontare

Il Palermo a giudizio: accuse da smontare

 

 

La parola “fine” sul caso Palermo potrebbe arrivare nella tarda giornata di oggi. L’udienza alla Corte Federale d’Appello è prevista per le 16:30 a Roma, dove oltre ai numerosi tifosi ci sarà anche un inviato della nostra redazione.

 

Ma non è solo il Palermo ad attendere il verdetto dell’udienza; diverse società infatti, come ricorda l’edizione odierna del Corriere dello Sport, sono aggrappate, per diverse ragioni, alle sorti del sodalizio siciliano.

 

La decisione del TFN, ricordiamo, è stata quella di retrocedere all’ultimo posto il Palermo, escludendolo di fatto dalla lotta play-off e retrocedendolo in Serie C. Poche ore dopo il provvedimento, il Consiglio Direttivo della Lega di B ha reso esecutiva la sentenza ed eliminando anche i play-out.

 

La decisione del Consiglio direttivo ha dunque permesso al Perugia di disputare i play-off, mentre a Salernitana e Venezia di salvarsi, con la formazione campana che ha avuto la possibilità di non disputare gli spareggi retrocessione che, alla luce della retrocessione del Palermo all’ultimo posto, avrebbe giocato contro il Foggia.

 

La società rosanero ha poi presentato diverse richieste lampo, sperando almeno di rinviare i play-off. La Lega di B, secondo il dispositivo in cui veniva rigettata la richiesta del Palermo di rinviare i play-off, potrebbe tuttavia annullare le gare già disputate degli spareggi (già ampiamente giocati) e rifarli con il Palermo.

 

Tornando all’udienza di oggi. Su cosa punteranno oggi pomeriggio i legali del Palermo per tornare in gioco?

I punti su cui si baserà il teorema difensivo sono diversi, ma in particolare «Non si può condannare così pesantemente il club e i suoi consulenti dopo aver prosciolto il proprietario, ovvero Maurizio Zamparini, il cui deferimento è stato respinto per vizi formali (è stato notificato presso lo studio di un avvocato dove il patron non aveva eletto domicilio legale). Ma soprattutto l’altro dilemma da sciogliere è perché si è arrivati a processare la società a distanza di diversi mesi dalla prima trasmissione alla Procura federale degli atti (poi secretati) dell’inchiesta penale che aveva aperto la Procura della Repubblica di Palermo sulla situazione patrimoniale del club di Zamparini? E perché la Covisoc ha ritenuto di poter iscrivere il Palermo a due campionati di Serie B e addirittura a uno di Serie A? Dubbi inspiegabili per la gente di Palermo».

 

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