Il 4-4 sotto la neve, che emozioni!
Primo febbraio 2012, tris di Miccoli, partita piena di emozioni su un campo interamente bianco.
La neve: fenomeno raro per il Palermo, che l'1 febbraio 2012 sul bianco manto del “Meazza” affronta l’Inter di Ranieri. Quando si descrive la neve, si dovrebbe cominciare dalle risate dei bambini e come tali i 22 in campo sembrano volersi e volerci divertire. Loro giocano a palla di neve, noi prendiamo il pallottoliere. Si comincia al 17’ con Mantovani: appoggia da pochi passi un corner di Miccoli, da lì in poi protagonista a suon di reti con il “Principe” Milito, che 5 minuti dopo su una sponda di Lucio batte Viviano. E’ un riscaldamento.
Al 7’ della ripresa si sblocca Miccoli: Ranocchia non ne tiene il passo e Julio Cesar è battuto sul secondo palo.
Anche Munoz non ha il passo di Nagatomo: lo trattiene in area ed è rigore, trasformato da Milito, che ancora al 16’ è servito sul filo del fuorigioco da Cambiasso e deposita in rete dopo aver dribblato Viviano.
Si sta prendendo tutta la scena il “Principe”, ma Miccoli non ci sta a recitare la parte del brutto anatroccolo: è lui a colpire di testa sul cross di Balzaretti: 3-3. Ma già al 21’ arriva la risposta di Diego: il cross di Zanetti viene toccato da Pazzini e trasformato in assist vincente. E sono 4.
Ma il pattinaggio sul ghiaccio della Scala ha un altro Principe quella sera, non di nome ma di fatto. Fabrizio come una saetta scioglie la neve e fulmina Julio Cesar ancora sul palo più lontano: 4-4.
Voleva un pari Mutti, a scapito del talento di un Ilicic o un Vasquez lasciati in panchina. Ma se la classe non è acqua, per il “Romario del Salento” non è anche neve, pioggia o fango.
Senza tecnica, il talento non è altro che un abito sporco.
L'autore cura la pagina Facebook "US Città di Palermo History"