Contro il Chievo 11 giocatori di nazionalità diversa e tanto caos, Corini avrà il suo lieto fine?

La sconfitta contro il Chievo è il simbolo della crisi e della confusione che regna in casa rosanero

Doveva essere la partita della rinascita, quella in cui mettere fine al pessimo filotto di sconfitte racimolato da quasi due mesi a questa parte e c'erano anche tutti i presupposti perché fosse così: il ritorno dei tifosi al Barbera per sostenere la squadra, guidata dall'amatissimo condottiero Eugenio Corini e un avversario, il Chievo, che storicamente è sempre stato abbordabile e contro cui i rosa hanno spesso ottenuto vittorie convincenti ed importantii. Ma la realtà di questa stagione è ben lontana dalle fiabe, nei racconti fantastici l'eroe protagonista riesce sempre a capovolgere il fato e concludere la storia con un lieto fine. La realtà vissuta dal Palermo quest'anno racconta di una squadra composta da elementi tecnicamente inferiori al campionato che dovrebbero disputare ed onorare, per di più circondati da un caos generale che coinvolge società, sul procinto di essere venduta a chissà quale investitore stranieroe ambiente, ormai decisamente stufo degli atteggiamenti e dei continui stravolgimenti umorali di un presidente che ha perso ogni interesse nei confronti della squadra e della città. In tutta questa baraonda, ogni settimana scende in campo una formazione fatta da interpreti sempre diversi e che, tra le tante difficoltà, ieri pomeriggio ad un certo punto era formata da 11 giocatori di nazionalità diversa. C'erano un croato, un italiano, un bosniaco, un macedone e così via... sembra di raccontare una barzelletta, ma è solamente la realtà dei fatti e in questa realtà, secondo voi, quanto tempo avrà il nostro "eroe" prima di essere anche lui inghiottito dal caos? Il suo predecessore, Roberto De Zerbi, si è bruciato la prima esperienza importante della sua carriera, perché convinto (e testardo per certi versi) di riuscire a tirar fuori i risultati con la qualità del possesso palla; Corini oggi sembra invece che stia lavorando sulla testa dei suoi ragazzi, cercando di ottenere sostanzialità e risultati. Non sarà facile, la classifica finora è stata benevola, ma il tempo inizia a stringere e senza aiuti l'eroe rischia seriamente di non riuscire a trovare un lieto fine a questa storia.