Odjer guerriero rosanero, male Broh: le pagelle

Odjer guerriero rosanero, male Broh: le pagelle

 

Pelagotti 6,5

Nell’unica occasione davvero pericolosa del Catanzaro veste i panni di San Pela e fa una parata pazzesca sul colpo di testa ravvicinato di Evacuo. Le preghiere dell’estremo difensore funzionano anche sul pallonetto inconcepibile e improponibile di Di Massimo, sul rigore non può fare altro che osservare il pallone entrare in rete. Il risultato, anche stavolta, è in parte merito suo.

 

Almici 6,5

Mezzo punto in più per la punizione che ha provocato l’autorete di Evacuo nel finale di gara e che regala ai rosa un pareggio preziosissimo. Boscaglia aveva invocato a gran voce un terzino destro di esperienza e la qualità dell’ultimo arrivato dà solo ragione al tecnico: atleticamente sembra nettamente il più in palla dei rosa e, sebbene nel primo tempo lasci buchi difensivi comprensibili per via della tanta spinta in avanti, nella ripresa si prende il carico della squadra e risulta determinante.

 

Palazzi 6

Schierato nell’inedito ruolo di difensore centrale, considerata la posizione insolita sforna nel complesso una buona prestazione che gli vale la sufficienza. Quando la difesa va a tre si stacca per fare il terzo di centrocampo e si vede nettamente che ha più geometrie dei compagni di reparto, per quanto non si renda protagonista di giocate realmente degne di nota.

 

Marconi 6

Il Catanzaro non fa granché per impensierire la retroguardia rosa, di conseguenza seppur con qualche errore di posizione non gravissimo il centrale rosanero non demerita particolarmente e riesce anche lui a strappare la sufficienza.

 

dal 83’ Lucca S.V.

 

Crivello 5

Nel primo tempo, non spingendo come il suo alter ego della fascia destra, fa una partita piuttosto incolore. Meglio nella ripresa soprattutto dopo l’espulsione di Broh ma finisce anche lui fuori dal campo per il rosso diretto in occasione del rigore. Proprio su questo episodio si potrebbe disquisire sulla severità della sanzione da parte dell’arbitro, con un penalty probabilmente generoso per non dire regalato, ma l’irruenza dell’intervento rimane e la reazione al momento dell’uscita, per quanto umanamente comprensibile, non è comunque accettabile da un giocatore della sua esperienza.

 

Odjer 6,5

Uno dei migliori in campo dei rosa perché se c’è qualcuno che ha incarnato lo spirito da combattente è proprio il nigeriano. La poca qualità del centrocampista ex Trapani è ampiamente compensata dalla quantità, correndo per tutta la gara e non facendo palesare in maniera eccessiva l’inferiorità numerica poi diventata doppia.

 

Broh 5

Nel primo tempo fa una buona gara, sfornando anche un assist al bacio buttato malamente alle ortiche da Kanoute nella prima vera giocata del credo di Boscaglia dall’inizio del campionato. L’ingenuità mostrata in occasione dei due gialli, soprattutto nel secondo, è quasi imbarazzante se si considera il danno creato alla squadra in un momento del campionato talmente delicato e l’esperienza che comunque, nonostante l’età, non gli manca.

 

Kanoute 5

L’erroraccio nella prima azione davvero bella del Palermo di questo inizio di stagione potrebbe finire su Mai dire Gol, vanificando completamente il buon taglio per ricevere la sfera. Ad inizio gara il pressing offensivo non manca ma in termini di qualità e di piede siamo vicini allo zero, nella ripresa completamente invisibile.

 

Rauti 5,5

Il giovanissimo attaccante è l’esempio concreto di un Palermo che, in prossimità dell’area di rigore avversaria, pecca di idee e sbaglia la scelta dell’ultima giocata. Ad inizio gara pressa tantissimo e sembra avere il sangue negli occhi, ma nelle poche occasioni avute sbaglia le scelte chiave come in occasione di un tiro completamente sbagliato per giocata da fare ed esecuzione. Quasi inesistente da prima punta dopo l’uscita di Saraniti, ma nel buio della sua ripresa confeziona il fallo che permette ai rosa di segnare da punizione.

 

dal 89’ Peretti S.V.

 

Valente 6

In certi frangenti della gara fa ammattire Garufo sulla sua corsia con i suoi cambi di direzione, e lì è da sufficienza piena, poi però arrivano i cross. Nelle gare viste finora sono davvero pochi i traversoni verso l’area effettivamente giocabili, certo gli attaccanti non gli rendono il lavoro più facile anzi il contrario, ma in questo modo finisce anche in questa gara a non risultare realmente influente a livello offensivo. La sensazione quindi è che aggiustando la mira può dare un contributo rilevante a questa squadra.

 

Saraniti 5

Pensavo che essendo stato fra i giocatori negativi al Coronavirus e disputando tutti gli allenamenti delle ultime settimane sarebbe stato più in palla ma, purtroppo, mi sbagliavo. Palloni ne vede pochissimi, sia chiaro, ma in quei pochi che tocca si vede ancora una macchinosità allarmante e in generale si muove pochissimo sul fronte offensivo. Comprensibile che sia il sacrificato, puramente per motivi di equilibrio tattico, per far entrare Accardi dopo l’espulsione di Broh.

 

dal 55’ Accardi 6

Si piazza al centro della difesa per risistemare tatticamente la squadra e si limita a fare il suo compito senza acuti particolari.

 

 

Boscaglia 6-

Dieci giorni di assenza dal campo di allenamento per via della positività al Coronavirus, costretto a dover mettere l’unico undici possibile senza poter neanche far sentire la sua voce da bordo campo per via della squalifica e senza cambi a disposizione: nessuno ha la bacchetta magica. I problemi palesati ieri a cospetto di un Catanzaro onestamente modesto, tuttavia, nonostante scelte arbitrali che possono creare dibattito non sono legati ad una condizione fisica che poteva essere deficitaria ma ancora a questioni di idee e di scelte finali in fase offensiva, e dopo due mesi è un fattore preoccupante. Aveva chiesto motivazione e rabbia agonistica ma ieri, nonostante il pareggio fortunoso nel finale, si sono visti a tratti, ancora troppo poco per uscire da questa brutta situazione. Riprendendo a giocare dopo così tanto tempo e viste tutte le criticità era impossibile chiedere miracoli (tranne quello di San Pela), ma dopo questa piccola iniezione di fiducia e con il recupero di altri giocatori adesso serve una scossa perché sbagliare il derby, purtroppo, non si perdona.


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