Carrozzieri: «Non ci vedo chiaro, Lupo non da Palermo»
L'ex difensore rosanero perplesso sul nuovo DS.
Dirigente sportivo del Giulianova dal 2003 al 2005, Fabio Lupo, da oggi è il nuovo Direttore Sportivo del Palermo. Una carriera la sua, maturata soprattutto nel Campionato di Lega Pro e costellata da diversi licenziamenti, ultimo in ordine di tempo quella rimediata a Teramo.
Per conoscere meglio l’ambiente nel quale finora si è mosso il neo DS, abbiamo chiesto al suo amico e concittadino Morris Carrozzieri, ex giocatore rosanero, di tracciare per noi un breve profilo sportivo di Fabio Lupo.
«Io da Presidente non avrei mai preso un Direttore Sportivo che è stato esonerato dopo tre mesi in Lega Pro, soprattutto se voglio vincere il campionato di Serie B. Fabio lo conosco molto bene, è una bravissima persona, è abruzzese come me, l’ho visto lavorare nella mia città, lo scorso anno nel Teramo. Ci sono tanti punti di domanda su di lui, perché ultimamente, quando ha iniziato una stagione, non l’ha mai finita. Non lo vedo adatto per una Piazza come Palermo, non per sue incapacità, ma perché non ha mai lavorato in una squadra importane e dove c’è l’esigenza di vincere a tutti i costi. In virtù anche di una situazione societaria ancora poco chiara.»
Non le manda a dire Carrozzieri, che nutre più di una perplessità su un’operazione fortemente voluta da Zamparini che, nonostante un closing annunciato, continua a decidere su tutte le questioni tecniche della Società
«Vincere un campionato non è facile – ha aggiunto Carrozzieri – e per quello che ho visto io, Fabio Lupo non ha mai vinto un campionato da direttore. Farlo poi a Palermo, non so fino a che punto possa riuscirci, anche perché non è che dipende solo da lui, dipende anche dal Presidente, dalle disponibilità economiche della società e dal mercato che faranno.
Sono troppi i “se” e questo Palermo non lo merita assolutamente. Non credo che se rimane Zamparini, Lupo potrà avere quella autonomia che avevano ad esempio Foschi e Sabatini, direttori più navigati ed esperti di serie A e che agivano con piena autonomia. Può darsi che si stanno scegliendo dirigenti che consentano al proprietario di poter continuare a poter dire la sua in tema di scelte tecniche, questo poi dipende dal carattere delle persone.»
A lasciare perplesso Carrozzieri anche il silenzio di Paul Baccaglini: «dopo mesi di trattative, il silenzio di Baccaglini, mentre Zamparini continua a fare scelte tecniche, mi fa pensare che c’è qualcosa sotto e che il Presidente è sempre Zamparini e fa tutto lui. I tifosi li capisco, è un anno e mezzo che contestano perchè, giustamente, non vedono chiaro in tutta questa situazione.»