C'era una volta Gilardino: ad Empoli anonimo gregario
Gilardino, il tramonto di un bomber? O una seconda giovinezza? Il mercato può aiutarlo.
Dopo aver rescisso quest' estate col Palermo, Alberto Gilardino che ha sempre mostrato attaccamento alla maglia e alla città, ringraziava i tifosi spiegando che il trasferimento ad Empoli non era per volontà sua. Ma il trasferimento ha palesamente portato lontano dal campo il bomber che avevamo visto in rosa. Una sofferenza palese, quando risponde alle voci su un possibile trasferimento al Fondi, in Lega Pro: "Sorrido del fatto che mi accostino a squadre di altre categorie. Io sono Alberto Gilardino, ho fame e lo dimostrerò a suon di goal. #GilaGoal".
I gol non sono arrivati, dopo 16 presenze con i toscani un solo gol in Coppa Italia, sicuramente un passo indietro rispetto a Palermo, 11 gol in 34 presenze e protagonista indiscusso della salvezza rosanero. Nel capoluogo siciliano nessun rimpianto, Iljia Nestorovski, per fortuna si sta dimostrando affidabile, sicuramente l'esperienza e la caparbietà di GilaGol, sarebbero servite, ma i rapporti ormai erano logori, simili a quelli che sta vivendo Alino Diamanti, grande amico del bomber di Biella, e anch'egli in campo col "minutaggio". Ma l'età avanza per tutti. Un campione del mondo resta eterno, ma solamente le giuste dinamiche societarie, la fiducia di un allenatore, possono garantire ad Alberto una seconda giovinezza, con Empoli sempre più lontano e un mercato sempre più vicino.