Al Castellani miglior attacco contro miglior difesa
La presentazione del match di stasera tra la squadra di Andreazzoli e quella di Tedino

Ad un giorno e mezzo dalla fine del calciomercato la testa torna al campionato con il Palermo che è atteso da un impegno difficile. Sul binario 3 del girone di ritorno parte infatti il locale per Empoli che porta dritti verso uno dei big-match dell’anno. La squadra toscana (che si è rinforzata ingaggiando Brighi, Maietta, Rodriguez e Gabriel) si trova al terzo posto a tre lunghezze di distanza dai rosanero, è in serie positiva da 9 partite ed è reduce da tre successi consecutivi, ultimo quello perentorio al “San Nicola” sul Bari per 0-4.
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Da quando siede sulla panchina Aurelio Andreazzoli (che ha sostituito l’inspiegabilmente esonerato Vivarini) gli azzurri sono passati dal 3-5-2 (o varianti) a quel 4-3-1-2 che fu di Sarri e Giampaolo. La squadra sviluppa moltissimo gioco in profondità con i terzini che spingono sistematicamente e le mezzali che partecipano alla costruzione della manovra, che parte dal basso ed è fatta di fraseggi rapidi ma non frettolosi. Non è dunque un caso se l’Empoli è, con 48 gol, il miglior attacco del torneo.
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Per quanto altamente redditizio in termine di produzione offensiva, l’atteggiamento speculativo dei toscani ha come effetto fisiologico/collaterale quello di esporre sistematicamente il fianco della retroguardia a numerose ripartenze degli avversari. Tra le squadre d’alta classifica l’Empoli è quella che infatti ha subito più reti, 33.
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Il pericolo principale è rappresentato dal tandem offensivo più forte della Serie B. Caputo e Donnarumma, rispettivamente capocannoniere e vicecapocannoniere del torneo con 17 e 13 gol, grazie alla loro intesa eccezionale combinata a doti tecniche più che buone stanno mettendo a ferro e fuoco le retroguardie avversarie. Occhio anche al trequartista Zajc, giocatore molto tecnico dai colpi interessanti, e all’ex Genoa Ninkovic, anch’egli dotato di grande qualità, che sostituirà verosimilmente lo squalificato Krunic.
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Per portare a casa un risultato che sarebbe pesante quanto un monolite di Stonehenge sarà importante in primis tenere alta l’asticella della concentrazione sempre, anche se la partita dovesse mettersi bene: la gara d’andata in tal senso insegna quanto sia meglio non rilassarsi troppo. Per il resto il Palermo dovrà fare semplicemente quello che già sta facendo egregiamente da un intero campionato: chiudere spazi e linee di passaggio attraverso adeguate coperture preventive, impedendo così all’Empoli di poter gestire il ritmo della partita per poi sfruttare gli spazi in contropiede.